Il cardinale Giuliano della Rovere. alla sua morte avvenuta nell’anno 1491 un patrimonio di 100.000 ducati.1 Profondamente mondana era poi senza dubbio la personalità i iiù importante del Collegio cardinalizio, Giuliano della Rovere, un uomo che recava appieno l’impronta del secolo decimoquinto cui egli apparteneva e dal quale trasferì nella nuova èra la forza del volere, l’impetuosità dell’agire e la grandiosità dei disegni e delle idee. Egli era superbo e ambizioso, dotato della più force coscienza di se stesso, iracondo fino al furore, giammai però piccino ed abbietto.2 Come tanti altri suoi colleghi nemmeno egli osservava l’obbligo del celibato; pure, malgrado tutto il suo daffare mondano, egli mantenne sempre una certa serietà, conservò un l'ondo di bontà, come si ebbe a vedere anche più tardi.3 Grande era Giuliano come mesenate degli artisti, che egli non dimenticò nemmeno nei tempi più agitati della sua vita.4 Un’opera magnifica di primo rango diventò il sepolcro di bronzo ch’egli fece erigere in S. Pietro allo zio Sisto IV da Antonio Poliamolo.5 Pel padre suo Giuliano della Rovere eresse ai S.s. Apostoli un monumento sepolcrale tuttora esistente e notevole per nobile semplicità.0 Disgraziatamente non si conservano più i due tabernacoli donati dal cardinale alla chiesa di S. Pietro. Zio e nepote regalarono alla basilica li S. Pietro in Vincoli lo scrigno di bronzo per custodirvi le catene 'i S. Pietro, di ,cui probabilmente fu autore il Caradosso giovane.7 1 due palazzi del cardinale Giuliano presso Ss. Apostoli e S. Pietro in Vincoli vennero decorati con pitture del Perugino e del Pintu-ncchio ed anche colla collocazione di statue antiche.8 Anche oggi 1 C'ir, la monografia molto solida di Forgeot 12." s., 151 s., dove per la Prima volta il cardinale viene giudicato imparzialmente e sotto ogni astretto. - Gregokovius Vili3, 19 s. Cfr. Loughìlin, Cardinal Giuliano della Rovere, in The American. Catholie Quarteria Rcview XXV (1900), 133-147. 3 Secondo Raffaele da Arolterra (presso Steinmann II, 787) Giuliano della Rovere avrebbe vissuto da principio in rigida moralità. Più -avanti ciò non fu '■ertamente, perchè ebbe tre figlie e soffrì di mal francese: vedi Santjto VII, Pélissieb, Textes 545 e * dispaccio dell’ambasciatore mantovano in data di Roma 2G gennaio 1500. Archivio Gonzaga in Mantova. Cfr. anche i dispacci mantovani del 23 luglio 1500 e 30 agosto 14'.)!) riferiti da Luzio, Isabella d'Este e i Borgia XLI, 510. Che Giuliano abbia sacrificato anche a|l vizio greco, come spacciarono dei suoi accaniti avversari politici, non si b grado (li dimostrarlo ; vedi Histor. Zcitschr. di Syiìf.i. XXX\ II, 305 e sotto, libro IH. 1 Muntz, Raphael 209 s. 5 Vedi il nostro voi. II, 576. 6 Vedi Stkinmann II, 80, ove anche una buona riproduzione del sepolcro. 7 Vedi Venturi, Le primizie del Caradosso in Roma, in L arte \ I [1903], 1 s. 8 Cfr. Auucktini 20, 35; Stkinmann II, 35 s. ; Ricci, Pintiiricchio 38 s. Vkn-t,,ki ha pubblicato (Tesori d'arte inediti di Roma, Roma 1890, tavv. l;)-20), le pitture del Pinturicchio superstiti al piano terreno del Palazzo Colonm.