145 dubbia fonte, la cronaca, traverso la penna del diacono Giovanni, ha lasciato trapelare qualche circostanza, la quale non assolve completamente il patriarca. Per compiere una volgare decapitazione non occorreva scomodare il figlio del duca, che copriva anch’egli l’ufficio ducale, nè mobilitare esercito e flotta, nè occorrevano ampie e dettagliate istruzioni. La troppo sollecita difesa di innocenza è sospetta, come la immediata rivolta dei concittadini al gesto inopportuno del governo, rivelano una solidarietà determinata da motivi non soltanto personali. La successiva elezione di Fortunato, che fonti non sospette indicano consanguineo dell’ucciso (1), era una manifestazione di protesta, contro gli ultimi avvenimenti. A lui era conferita la missione di vendicare il torto fatto al defunto, ma anche di riscattare la legittimità dei motivi, per i quali era stato sacrificato (2). Il neo-eletto era nemico del governo persecutore; organizzò la riscossa contro i tiranni, e non nascose le sue antipatie verso il governo orientale (3). Per questo dovette spesso riparare fuori della sua sede e dello stato e dovette dirigere i suoi passi ad Italiani, nel regno (4) : propter persemtionem Grecorum seu Veneticorum exul esse dinoscitur, rivela ufficialmente papa Leone III (5). (1) A questa parentela non allude la Cronica de singulis patriarchis (Cronache antichissime cit., p. 14), ma il diacono Giovanni (Chronicon cit., p. 101) e il catalogo patriarcale inserito nel Chron. Altinate (Origo cit., p. 125). La leggenda franca del medesimo (Origo cit., p. 100) riferisce imo dopo l’altro i due passi desunti dalla Cronica e dal catalogo. (2) Ioiian. Dlac., Chronicon cit., p. 100 sg. : Prelibatili siquidem Fortunatas patriarchi acriter dolens interfectionem sui decessoris et parentis, insidias adversus Mauricium et Iohannem duces composuit. (3) Intorno al patriarca Fortunato vedi Bentjssi, Nel medio evo, in « Atti Mem. Soe. Istr. Stor. Patria », vol. X, 140 sgg. ; Della Giacoma, Fortunato di Trieste, patriarca di Orado, in « Arch. Triestino », n. s., vol. IV, 23 sgg. ; De Vergottini, Lineamenti cit., I, 40 sgg. ; Brown, Studies in the history of Venice, London, 1907, vol. I, p. 26 sgg. ; Paschini, Le vicende politiche e religiose del Frivli nei secoli IX e X, in « Nuovo Arch. Ven. », n. s., XX, 229 sg. ; Storia del Friuli cit., I, 160 sg. (4) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 101 : et relieta sede et urbe ad Ita-liam perrexit. (5) M. G. H., Epist., V, 94 ; Documenti cit., I, 68. io