Voci sul futuro papa. La diplomazia italiana e l’elezione de! 1484. 205 Lo opinioni circa la persona cui sarebbe toccata la suprema dignità, erano molto disparate. L’inviato mantovano riferiva ai 15 agosto 1484, che il primo aspirante era il cardinale Stefano Nardini, ben voluto dai Romani e favorito da molti cardinali. Altri, dice, facevano il nome del vecchio cardinale Conti della parte dogli Orsini, ch’è un degno uomo e il cui prudente fratello qui vale molto. Al Cardinal Moles nuoce la sua origine spagnuola; essendo egli un prelato degno e di età avanzata e di più alieno da questi maneggi, ha secondo l’opinione di molti delle probabilità di essere eletto. Da tanti si fa anche il nome del Cardinal Marco Barbo, che per il suo buon carattere, la sua prudenza e la stima che gode universalmente sarebbe un ottimo papa, ma — aggiunge l’ambasciatore — egli è un veneziano.1 Del benefico intervento del Barbo negli scompigli avvenuti dopo la morte di Sisto IV abbiamo già fatto menzione; la sua scelta sarebbe stata certamente una benedizione per la Chiesa. Di questo avviso si mostrano anche altri imtemporanei. In generale, riferisce ai 22 agosto l’inviato senese, il alle persone della corte e da quanti non sono accecati dalla pascne l’esaltamento del Barbo o del Piccolomini è desiderato pel vantaggio della Chiesa. Il Piccolomini è favorito da Napoli, il Barbo da Milano; il Cardinal Borgia lavorava a tutta possa per « c-nto proprio.2 Pel Borgia, ed eventualmente pel Conti, erasi molto adoperato il partito degli Orsini, subito dopo la morte di Sisto IV, in iega col conte Girolamo. Naturalmente nemmeno la diplomazia italiana dormiva. Lo >forzo degli alleati prima e durante la pace di Bagnolo, 4 mirava a far cadere il triregno sopra un amico della lega degli Stati italiani o almeno su un principe di Santa Chiesa neutrale; escluso (iuindi ogni veneziano, genovese o ultramontano (non italiano). Nei Particolari però le mire degli alleati si differenziavano assai. A ciò '* aggiungeva l’ambizione di molti cardinali. L’inviato estense Arlotti in un dispaccio del 26 agosto dice, che la gara probabilmente s> potrà acuire in modo, che l’elezione venga a cadere sopra un candidato neutrale, come Moles. Costa o Piccolomini, tutte persone ‘¡iiiìole disposizioni del documento cfr. Gottlob, Coni. ap. 2H8, 288, 291. * kt-ikk, Al> "in,Ire v/ et la riforme de Vfigline 93 s. ; M«lvès in Qticllcn u. Farseli. XII 1215» s. 1 Relazione di ,Stefano Guidotti in data di Roma 15 agosto 14s4. presso UN- Cater. Sforza 9. - Ardi. ri. sin- Rom XI 023-624. .Secondo la lettera dell inviato Guidali-, tjnnio Vespueci del 18 agosto 14S4. presso Thuasne. Burchardi Marinili I. ",l'* s-. anche Milano, come già nel 1471, era per il cardinale di Siena, vedi s< iii.k< ht. Pini, ///. ,jic deutschc Xation 300, n. 4. Relazione delTambasciatore senese del 10 agosto 14S4 loc. cit. 018-019. 4 Cfr. il nostro voi. II, 574.