260 Libro I. Innocenzo Vili. 1484-1492. Capitolo 4. tenerlo ¡in Vaticano. Quivi il principe abitava in appartamenti sfarzosamente arredati, che offrivano la più deliziosa vista di vigneti e giardini. Per il suo mantenimento fu provveduto con tale larghezza, che vi s’impiegavano 15,000 ducati all’anno. Il che, dice Sigismondo de’ Conti, tornava bensì di peso al papa gravato di tante altre spese, ma egli vi si acconciò pel vantaggio dèlia cristianità.1 Già nell’autunno del 1489 il papa era occupato con grandi zelo nei preparativi per una crociata.2 II sultano capiva molto bene la minaccia continua che stava nel possesso dello Djem da parte del papa, ma le sue preoccupazioni furono vie più accresciute a causa dei negoziati allacciati dalla diplomazia pontifìcia col sultano '.l’Egitto3 e del disegno che Innocenzo Vili aveva fatto di raccogliere intorno a sè gli ambasciatori di tutte le potenze cristiane onda consultarsi circa la questione orientale.4 In tal frangente il sultano si appigliò ad uno di quei' mezzi, che in quei tempi venivano purtroppo usati spesso anche dalle potenze occidentali. Per opera di un degenerato gentiluomo della Marca d’Ancona, certo iCristofano di Castrano soprannominato Magrino, dovevasi avvelenare ;la fontana presso Belvedere, la cui acqua serviva per la tavola del principe Djem e d’Innocenzo Vili. A questo sicario era stato promesso Negroponte e un’alta carica neil’esercito turco. Secondo ogni apparenza anche in Roma eranvi alcuni consa,pevoli di questa trama. 11 Magrino si scoprì da sè a Venezia; fu catturato, condotto a Roma e quivi giustiziato nel maggio del 1490.1 In somma iS. Sta persevera in volerlo [mandare a Orveto e nel tempo cliel *,:1 «ini se li da ogni piacere lasarlo vedere el palazo vechio e novo e simile <'os*' ’• Archivio Gonzaga in Mantova. 1 Sigismondo be’ Conti I. 328. <'fr. Thitasne, Djom-Sullan 23.S. 240. 2 Fobgeot, J. Baine 147. 3 Cfr. A ixegretti 825. Kavxai.d 1489, n. 4. V. anche Mfi.i.kr. Itela:. 23* Thuasnr, Djem~SuItan 254 e Weil, (lesch. d. Kalifen V (Stuttgart lStE.1', 345, il. 1; IAmat di ¡S. Filippo, Biografia dei viaggiatori ital. 174. * Sigismondo i»k' Conti I. 328. Sul principio dell’anno 1490 comparvi* Roma per mandato del re di Polonia il noto Callimaco : questi sconsigliò dal- l’idea ili una confederazione «li tuttn la cristianità contro i Tur«*hi e acce111'' invece ai vantaggi che deriverebbero «la una lega del papa col re di Poi«»'3- il quale era pronto a scendere in campo contro gl'infedeli e più di ogni »>*tr"’ principe era acconcio all’impresa. Zeissberg. Polii, Oeschichlschreibunff Il discorso di Callimaco (Filippo Buonaccorsi) nel ('od. ìat. Monac. jscrltt^ di mano di Hartmann Seliedel (cfr. Zeissberg in Archiv. /. osterr. Oe«eh. '■ [1877], 70), stampato atl Hagenau 1519 ed altre tre volte. Cfr. anche ilo» I’"" XI, 521; Cab»» V 2. 598 ss., 4(! s. » Infessura 254-256. Sigismondo -de’ Conti II, 39 (dove quanto die0* circa la qualità del veleno è incredibile) e Tiiuasne, Djem-Sultan 201 s., 'r Come il paiia fin dal dicembre del 1489 si studiasse in tutti i modi di jn*'*1' ' le mani addosso a quel delinquente, rilevasi dalle * Conimiss. S. D. X. pape 0' e pi se. Tarvisin um. Cod. 00 della Biblioteca civica di Verona, f. °r '