228 Libro ì. Inuocenzo Vili. 1484-1492. Capitolo 2. vuoto l’esecuzione degli accordi della pace.1 Tutto il trattato venne lacerato con quella medesima celerità, con cui era stato concluso. Già nel settembre Ferrante cacciava le truppe pontificie dalla città di Aquila, faceva uccidere il vicario del papa che ivi risiedeva ed assoggettava senza riserva quella città al suo dominio. Poi quel fedifrago prese aspra vendetta dei baroni. Non pago della loro cattura, il re fece gettare in prigione persino le moglie e i figliuoli di quegli infelici, sequestrandone in pari tempo tutti i beni, compresi anche i capitali che avevano all’estero. Quindi, non avendo più a temere alcuna cosa dai baroni, cominciò a vilipendere formalmente l’autorità pontificia. Venne ricusato il pagamento del tributo e delle prebende eccelsiastiche fu disposto senza avere alcun riguardo al pontefice. « La mano del re pesò più grave che mai sulla Chiesa».2 Nè ancora contento di tutto questo, Ferrante si studiò di mettere in maggiori angustie il pontefice ridotto all’impotenza suscitando torbidi nello Stato della Chiesa.3 Di fronte a questa indelicata e calcolata politica della prepotenza, Innocenzo Vili diede a vedere la massima debolezza, irrisolutezza e indecisione. Col suo incerto tastare a destra e sinistra in cerca di diversi alleati egli finì col perdere ogni fiducia. Già nell’anno 1486 il papa aveva allacciato nuove trattative con Venezia, le quali condussero ad una lega romano-veneziana pubblicata sul principio di febbraio del 1487. Ma ecco che nel mese seguente egli comincia a piegare dalla parte sorte posteriore di II. Sanseverino vedi Bambaldi, La battaglia di Catti'"" e la morte di li oh. da Sanseverino, in Arch. Trentino XV [1900]). ,'Ofr. inoltr» Ant. de Vascho 539 s., che sulla conclusione della pace scrive : et in Roma f* grande allegrezza et per tutto lo Stato della Chiesa. Ofr. anche in App- 11 - ' il * dispaccio di Arrivabene dell'll agosto 1486. Archivio G.o n z a g a '11 Mantova. Il medesimo * ambasciatore d’accordo con Burchabdi, Dioriti" I, 20S, ai 12 di settembre annunzia la effettiva pubblicazione della I>a('e 96 guita soltanto allora. iCfr. Notar Giacomo 160. ¡Circa le grandi feste date.-i •> Bologna in occasione della pace riferisce * Ghirardaoci, Istoria di BoloV,"1 ad In. 1^86, Cod. 168 della Biblioteca dell’Università di 1 o g n a. » Cfr. Nunziante, Lettere di Pantano 3. 2 Sigismondo de' Conti I, 261 ; II, 30. Porzio 175 ss. (in tedesco presso 1 * fei.e, Alfonso I. 244 ss.). Hkumont, Lorenzo II-, 288 s. ; Rom III 1, 192. A'' ^ stor. ital. XVII, 1 (1863), 67 ss. Gothein, Siiditalwn 527 a. L. Volpiceli-'. K<;