Missioni in America. 603 dro VI1 certo non può parlarsi. Il termine donare si riferisca soltanto a ¡ciò ch’è stato a giusto titolo acquistato; così lo intesero i contemporanei e anche i teologi posteriori, persino gli spagnoli. 2 Quanto in Roma si fosse alieni dal manomettere la libertà anche dei popoli pagani, lo mostra il fatto che Alessandro VI nel fare una concessione simile al Portogallo nell’anno 1497 usò la medesima forinola donare con la clausola restrittiva circa lo spontaneo assoggettamento degli abitanti.3 Se la clausola manca nell’atto del 1493, essa era sottintesa perchè inclusa - nello1 stesso diritto. L’importanza di tutti questi atti sta in ciò, che il papa, come rappresentante dell’autorità suprema nella cristianità liberamente costituito arbitro dai monarchi cattolici, in forza della sua autorità apostolica conferì loro un diritto di priorità sulle terre che con la sua sentenza arbitrale egli assegnò a ciascuno dei due re. Con ciò secondo le idee del tempo venne accordato ad essi il godimento intero delle scoperte e delle ¡conquiste fatte con tanti stenti, garantendolo insieme contro ogni ingiusta aggressione di principi stranieri perchè ogni tentativo a tal riguardo era minacciato e colpito con censure ecclesiastiche.4 II papa poteva, anzi doveva decidere con autorità ecclesiastica, poiché in tutta quella faccenda trattatasi non solo di evitare uno spargimento di sangue tra potenze cristiane, ma anche di regolare, assicurare e promuovere la diffusione del cristianesimo in quelle nuove terre. Tutta la donazione delle nuove contrade scoperte fu dal papa legata espressamente alla condizione che le maestà spagnole provvedessero affinchè in esse venisse propagato il cristianesimo. Prima del secondo viaggio di Colombo, Ferdinando e Isabella di Spagna non che Alessandro VI si diedero premura per aver sacerdoti che annunziassero il Vangelo nel nuovo mondo. Con quanta serietà venisse presa la cosa si vede dalla scelta dell’uomo, cui venne affidata la direzione dei missionarii da inviarsi. Un amico di S. Francesco di Paola, Bernardo Boyl benedettino, diventò il primo apostolo del nuovo mondo.5 Mediante un rescritto 1 Robebtson, (reseli. Amerika'8 II ; Busciiing, Erdbeschreibung XXXI, Mabmontel, Le* Incas, préf. p. xxvir s. e Allgem. Zeitung 1870, nr. 9 Beil. 2 V. le prove presso Hergekbòtheb, Kirche u. Staat 341, il quale paragona questi privilegi con gli odierni brevetti d’invenzione ecc. Zinkeisen in Tllt Engl. Ilist. Revieto (1S94 Oct.) vorrebbe mettere in relazione la bolla di separazione con la cosidetta donazione di Costantino, ma è una stranezza. 3 1“ giugno 1497. Ray.nai-1) 1497, n. 33 ; Hernaez II, 836 s. 4 Hebgenrothee, Kirche u. Stadi 337-344, dove si confuta anche 1 insensata accusa, doversi agli atti di Alessandro VI la tirannide, alla quale gli Spagnoli assoggettarono gli abitanti dell'America. 5 Al P. Fita spetta il merito di avere per il primo illustrato la vita del Boyl; cfr. i suoi articoli in Bolet. de la R. Acad. de la Historia (Madrid 1891-