Libro I. Innocenzo Vili. 1484-1492. Capitolo 6. «Voi siete il più giovane cardinale, non solo del Collegio, ma che fusse mai fatto insino a qui; et però è necessario che, dove havete a concorrere con gli altri, siate il più sollecito, il più humile, senza farvi aspettare o in cappella o in concistoro o in deputazione. Voi conoscerete presto gli più o gli meno accostumati. Con gli mtìnio si vuol fuggire la conversatione molto intrinseca, non solamente per lo fatto in sè, ma per l’opinione; a largo, conversare con ciascheduno. « Nelle pompe vostre loderò più presto stare di qua dal moderato che di là ; et più presto vorrei bella stalla et famiglia ordinata et pulita che ricca et pomposa. Ingegnatevi di vivere accostumatamente, reducendo a poco a poco le cose al termine, che per essere hora la famiglia et il padron nuovo, non si può. Gioie e seta in poche cose stanno bene a pari vostri. Più presto qualche gentilezza di cose antiche et bèlli libri, et più presto famiglia accostumata et dotta che grande. Convitar più spesso che andar a conviti nè però superfluamente. Usate per la persona vostra cibi grossi, et fate assai esercitio; perchè in cotesti panni si viene presto in qualche infermità, chi non ci ha cura. Lo stato pel cardinale è non manco sicuro che grande; onde nasce che gli huomini si fanno negligenti, parendo loro haver conseguito assai, et poterlo mantenere con poca fatica, et questo nuoce spesso et alla conditione alla vita, alla quale è necessario che habbiate grande avvertenza; et più presto pendiate nel fidarvi poco che troppo. « Una regola sopra l’altre vi conforto ad usare con tutta la sollecitudine vostra, et questa è di levarvi ogni mattina di buon ora, perchè oltre al conferir molto alla sanità, si pensa et espedisce tutte le f acciende del giorno ; et al grado che havete, havendo a dir l'ufficio, studiare, dare audentia, etc. ve ’1 troverete molto utile. Un’altra cosa ancora è sommamente necessaria, a un pari vostro, cioè pensare sempre et massime in questi principi, la sera dinanzi, tutto quello che havete da fare il giorno seguente, acciocché non vi venga cosa alcuna immediata. Quanto al parlar vostro ini concistoro, credo sarà più costumatezza et più laudabil modo in tutte le occorrenze che vi si proporranno, riferirsi alla Santità di Nostro Signore ; causando, che per essere voi giovane et di poca espe-rientia sia più officio vostro rimettervi a S. S., et al sapientissimo giudizio di quella. Ragionevolmente, voi sarete richiesto di parlare et intercedere appresso a Nostro Signore per molte specialità. Ingegnatevi in. questi principii di richiederlo manco potete et dargliene poca molestia; chè di sua natura il papa è più grato a chi manco gii spezzi gli orecchi. Questa parte mi pare da osservare per non lo infastidire; et così l’andargli innanzi con cose piacevoli, oppur, quando accadesse, richiederlo con humiltà et modestia,