334 Libro II. Alessandro VI. 1492-1503. Capitolo 1. Come riuscisse al Borgia dal mattino del 10 agosto alla sera dello stesso giorno a raggiungere la necessaria maggioranza di due terzi, non può stabilirsi nei particolari. Certamente vi ha avuto una parte molto importante il cardinale Ascanio Sforza, che, vista senza speranza la propria elezione, prestò docile ascolto alle splendide promesse del Borgia. Lo stesso Alessandro VI più tardi ha confessato che doveva la tiara prima di tutto a questo cardinale.1 Non può esservi dubbio che vi abbiano contribuito manovre simoniache. Egli guadagnò il potente cardinale Ascanio, dal quale Borgia già nel primo scrutinio aveva avuto il voto, promettendogli non solo l’ufficio di vicecancelliere e il suo proprio palazzo, ma anche il castello di Nepi, il vescovato di Erlau che fruttava 10,000 ducati ed altri benefici.2 Al cardinale Orsini vennero assicurate le forti e impc - sfuggite al l’icotti (Giov. ile’ Mollici 41) pubblicate <ìa V. Schweitzer ili // ■ Jahrl). XXX (190Í1), 811 s., che le toglie dall’Archivio segreto pontificio. 1 Vedi, la relazione in Arch. sior. Lomb. XVII [1800], 351. 2 Secondo-VIMpessura (2JS1) il cardinale Orsini avrebbe ottenuto il pala/. ' del Borgia, lo iSclafcnati Nepi; che ciò sia falso è stato dimostrato da Hai;: . I'apstwahlen 20 s. ; il Tommasini, il (piale vuol stabilire ad ogni costo che ì’Inf sura è sicurissimo, ignora tutto questo. Le investiture di Ascanio Sforza di cui sopra sono ricordate dal Valori nel suo importante dispaccio del 12 agosto 1402 presso Tmuasne II, (>10; cfr. il dispaccio di Manfredi del l(i agosto presso ( aim’EI.i.t, tèavonitrola 20. Le notizie del Valori sono confermate da altre fonti come ha ben mostrato 11 agen 20 s. Cfr. anche Ant. de Vasoho, Diario 54(i. Siccome i>erù da molti ed anche recentemente l’elezione simoniaca di (Alessandro è stata messa in dubbio (cfr. Cerri 94; Nemeo 81 s. ; Beonetti e dietro lui Tachy in ltevue des sciences eeeles. XLV [Amiens 1882], 14,1 ss. ; Corvo, Clironicles 87 ss., 241 ss.) o anche del tutto negata (vedi R. de ¡Soraona in Ras*, ñas. X [1882] 133) ; dovrebbe essere opportuno accennare ancora ai seguenti documenti originali finora sconosciuti. Innanzi tutto va citato il * dispaccio del Brognolo del 31 agosto 1492 stampato in App. al n. 20, nel quale tuttavia non è nominato io Sforza. Ma come Fraknói Jia già provato, nel Bollettino per la diocesi di Frinii del 1883, nro 20, il conferimento idei vescovato di Erlau ad A. (Sforza (quanto alla data Fraknói sbaglia, poiché il conferimento ebbe luogo secondo gli * Acta camini, il 31 di agosto ; con cid va d’accordo il decreto di nomina in * Regest. 772, f. 201b : Rom. 11/92 Prid. Cal. Sept.), così si possono dimostrare autenticamente le altre investiture. Così prima di tutto il conferimento dell’ufficio di vicecancelliere col * decreto Eximia tue Circ. industria, dat. Rom. 1492 VII. Cai. Sept. in » Regest. 809, ¡f. I ; cfr. Cod. XXXV, 94 d« Ila Biblioteca Barberini, dove f. 209b si dice : Lecta et puUicata fu'1 supraseripta bulla Romae in cons. apost. die lunae 2T. mensis Aug. Ift— Ber la concessione del vicecancellierato ad A. Sforza v. anche W. v. Hofmann Forsehungen lì, 70. Circa la consegna del palazzo v. App. n. 15. Il conferimento di Nepi è sicuro ; cfr. Leonetti I, 01. Ratti I, 80, la cui giustificazione di Ascanio non regge però affatto. Fra altre ricompense A. Sforza ebbe secondo * Regest. 773, f. 15b anche due canonicati (dat. Lateram 1492 VII. Cai. £i’Pr-A• 1“) ; f. 45 : il priorato di un convento della diocesi di Calahorra, posseduti' da Alessandro VI (D. tit s.) ; f. 107: un’abbazia (D. ut s.) ; altri favori f. 200 le 295, tutti in data: VII. Cai. Sept. 1492. Archivio segreto pontificio. V. ora i supplementi di Bigotti, Gior. de’ Medici 43 ss., che I*'" qui contesta la simonia.