426 Libro II. Alessandro VI. 1492-1503. Capitolo 5. suo figlio Giovanni Giordano vennero in potere di re Ferrantino, il quale li tenne prigioni per ordine del papa. Così agli Orsini venne a mancare il loro capo e il loro più valente condottiero.1 Bisognava trarre profitto da questa favorevole circostanza. Subito cominciarono vasti preparativi per la guerra contro gli Orsini, per la qua!le venne chiamato anche il duca di Urbino. Il duca di Gandia, eletto già nel settembre a legato nel Patrimonio, il 26 di ottobre fu nominato nella chiesa di S. Pietro capitano generale delle truppe pontificie. Oltre al duca di Urbino lo doveva accompagnare in qualità di legato anche il Cardinal Lunati. Costoro il giorno appresso mossero con le loro milizie alla conquista dei castelli degli Orsini. Da principio tutto andò a gonfie vele: Scrofano, Galera, Formello e Campagnano vennero rapidamente uno dopo l’altro nelle loro mani ; anzi Anguillara aprì spontaneamente le sue porte.2 Ora si procedette all’assedio della residenza propria di quella famiglia in Bracciano. Quivi si estolle anche oggi alta sul lago azzurro la grigia gigantesca fortezza degli Orsini colle sue cinque poderose torri rotonde, dove quella nobile famiglia vedendosi minacciata aveva raccolto tutta la sua forza. Il giovane Alviano, assistito dalla sua eroica sposa Bartolomea, sorella di Virginio, dirigeva la difesa. Dalle torri sventolava la bandiera francese, il grido di guerra degli assediati era la parola: Francia. Fin dalle prime avvisaglie il duca di Urbino venne ferito, così che il giovane 1 Bitrohardi, Diarium II, 334-335, (Celani) I, 644 ss. Höfler, Rodrigo de li orj a 67-68. 2 Ofr. Sigismondo de’ Conti II, 166 s. Desjardinb I. 696. Burchardi, D rium li, 836 ss., (Celani) I, 645 ss. e Sanuto I, 372 s. Cfr. anche Baldi I. 163 s. e Fumi, Alessandro VI. 8Ss. Un * breve del 2 novembre 1496 esorta G. Sforza >a prender parte alla guerra contro gli Orsini. Archivio di Stato in Firenze, Vrb. eccl. L’11 novembre 1496 A. Sforza così rifr* risce da Roma a suo fratello : * « Si è inteso chel card. Ursini era cum alchuni pochi cavalli Sii quello stato de Perosa et poi si era partito, ne sin ad hora si sa quale camino habia pillato ». Archivio di Stato in Milano. Il ‘decreto senza data, col quale Joli. de Borgia, dux Gattaie et Suesse «habita... cum venerabil. fratribus nostris eiusdem 'S. R .E. deliberatione matura 11 viene nominato « omnium gentium armigerar. nostrarum et iS. R. E. capitaneas generalis », trovasi in .* Regest. 873, f. 463. Ofr. Regest. 875 (Alex. VI offie t. 28 : * « Die XXVI. Octob. 1496 lillmus dominus dom. Johannes de Borgia Guandiae, Suessae etc. dux ac iS. R. E. eapitaneus generalis constitutus ail presentiam S. D. JS’ri pape assistentibus pluribus rmis dom. £>. R. E. cardina-libus plurimisque episcopis et prelatis in ecclesia prinoipis apostolor. finita missa sollemni S. Spiritus de huiusmodi capitanea tus officio fideliter exercend" et administrando in manibus prefati S. I>. ¡N. pape debitum prestitit in forma solita iuramentum vexillumque S. R. E... per manus ejusdem fc>. D- ^ tr,i dituin servatis solitis sollemnitatibus recepit actualiter et alia solita insign1'1 ut est nioris. Steph. de Narnia, Cam. ap. not. rogatus ». Archivio segreto pontificio.