338 Libro II. Alessandro VI. 1492-1503. Capitolo 1. sto soltanto: egli è un uomo di spiriti intraprendenti, di cultura mediocre, di linguaggio pronto e vigoroso ; astuto di natura e sopratutto di mirabile intelletto dove si tratti di agire.1 Sigismondo de’ Conti, che ebbe agio di poter conoscere a fondo il Cardinal Borgia, lo rappresenta come un uomo oltremodo abile, il quale univa a grandi doti di spirito una vasta perizia nel maneggio degli affari : « da 37 anni, prosegue egli a dire, siede nel Collegio cardinalizio, e dopo la sua promozione per opera dello zio Calisto III non è mancato a un sol concistoro, fuori il caso di malattia, ciò che del resto accadde ben di rado. Sotto Pio II, Paolo II, Sisto IV e Innocenzo VIII era tenuto in gran conto, ed era stato legato nella Spagna e in Italia. Di cerimoniale s’intendeva molto meglio di altri; sapeva presentarsi molto bene, il suo parlare era brillante e il contegno assai dignitoso. A ciò aggiungevasi la sua maestosa figura. Di più egli trovavasi appunto in quell’età, nella quale secondo Aristotile gli uomini sono al colmo della saggezza: contava sessant’anni circa. Per gagliardia fisica e freschezza di mente egli poteva ben corrispondere agli obblighi del suo nuovo ufficio». Più tardi il suddetto storico completa questo suo ritratto scrivendo di Alessadro VI : « Egli era grande e ben tarchiato della persona ; il suo occhio alquanto socchiuso, ma però vivace, il suo parlare squisitamente affabile; egli eira intendentissimo in negozii di denaro».2 solito si da di questo Borgia, quasi di uomo sinistro e mostruoso. Per quanto ciò sia esatto in vista delle testimonianze allegate qui sopra, pure vorrei richiamare l’attenzione su quando scriveva a proposito di Rodrigo Borgia il cronista Schivenooua 13 ì nell anno 1459 : « De uno aspecto de fare ogni male »• Questa pittura sta però isolata. 1 Questo giudizio è di Giacomo da Volterra. Cfr. sopra 320 ss. e Greoo-rovius VII a 303 e Geshart in Revue des Deux Man tir* LXXXVI (1888), 143 ss. su Rodrigo Borgia quale vicecancelliere cfr. v. Hofmann, Forscliungen I, 31 s., 34; II, 43, 09 s. 2 Sigismondo de’ Conti II, 03, 270; cfr. anche 208. ,V. inoltre Scitxitzer in Zeitschr. f. Kirchengesch. XXXV (1913), 304 ss., il quale prova che nella sua collettanea C'od, lat. Mon. 116 (f. 124 ss.) Hartmann Schedel accolse una relazione De electione Stimmi Pont. Alexandrì VI Papae et eiits cormatione, che in gran parte risponde letteralmente al testo stampato del Conti, ma contiene anche passi e frasi d’elogio alla capacità di Alessandro VI e sulla sua elezione, che ivi mancano ¡(cfr. i testi paralleli ibid. 300 ss., 372-377). Sohniwer pensa che il testo schedeliano fosse quello diffuso manoscritto fra gli amiri prima della compilazione delle Storie del Conti, che aveva lo scopo di g',1_ stificare l’elezione. L’età del papa è data in modo errato da alcuni contempo-ranei, per es. Schivenoclia 137, Porzio (Thuasne II, 425) e Hieronymus Donato presso Sanuto II, 830. Alessandro VI stesso il 1» gennaio 1498 disse ai cardinali alla presenza del Burcardo di aver compito il giorno precedente 67 anni, di essere nato un giorno ch’era lil primo dell’anno e che cadeva di domenica, nell’anno primo del pontificato di Eugenio IV. Burchardi, Diarimn II* 425, ( Celani) II, 07; cfr. (Thuasne) III, 22S, (Cexani) II, 341. D’anno dell" nascita non può esser quindi il 1431 (come vuole Chreighton III, )161), poic^lC il primo giorno di tale anno non cadde di domenica. 'È probabile che il vero anno sia il 1430 ; v. Engl. Hist. lleview XII, 502.