La tragedia di Senigallia. 565 nero senza pietà giustiziati.1 La medesima sorte incontrarono più tardi gli Orsini.2 Si disse poi per giustificar quest’eccidio, che quei condottieri erano stati in procinto di ribellarsi e di levare la vita a Cesare. Prove non se ne hanno, ma è cosa di facile possibilità che fosse così.3 Ora Cesare con celerità fulminea si gettò addosso agli altri suoi nemici e fin dal 1° gennaio 1503 si mise in marcia verso Perugia per muovere contro Siena. Al suo avvicinarsi tutti i piccoli tiranni del paese (come i Vitelli di Città di Castello, Giampaolo Baglione di Perugia) fuggirono come davanti all’idra.4 1 Sulla tragedia di Senigallia si confronti, eolia famosa fredda relazione del Machiavelli (cfr. Villaki 419 ss.), in ispecie una lettera d’isabella d’Este al suo consorte del 10 gennaio 1503 (Ardi. stor. ita!. i Se rie 1", App. II, 262 s.), « la relazione di Giov. iRidolfl del 3 gennaio 1503 ( L. Mancini, Un nuovo documento nulla strage del Valentino in Senigallia, Senigallia 1!N)3 non che il dispaccio di Giitstinian del 4 gennaio 1503 (Dispacci I, 304 s.). Interessante è pure la lettera di Cesare del 1° gennaio 1503 presso Ltjzio-Renier, il anfora 133. fra 1 recenti vedi Clpou-a 789 (bene contro Leon etti e sulla questione se Alessandro VI prendesse parte al fatto). Fépinois 415, Alvisi 338 s., Tommasini, Machiavelli I, 256 s. Fester, Machiavelli 51; Brosch 533-544, 546-548 (si dilunga specialmente sulla correità del papa nella mancanza di parola verso i condottieri ingannati da Cesare, perchè col breve del 4 novembre, con cui approvò l'accordo concluso da Cesare cogli Orsini e soci, avrebbe sostanzialmente contribuito ad assicurarli). V. anche Bf.noist, C. Il orgia 878-889; 'Sabatini, Borgia 351 ss., 372-384 (contro Gregorovius) ; Woodwar» 273-285, 431-436. Per il giudizio di Isabella d’Este sulla tragi-dia di Senigallia cfr. Luzio, Inai). d'Este e i Borgia XLI, 694 s. Più tardi il (Machiavelli raccontò di nuovo quelle esecuzioni (poiché i contemporanei le ritenevano per tali), però meno esattamente, nella sua nota Descrizione del modo tenuto dal duca Valentino neV l’ammazzare Vitellozzo ecc. (cfr. Viij.aiìi I', 421 ss. ; Woodward 286 ss.. Il Ga-sfary li, 345 opina che !hel rifacimento di ¡questo lavoro vi siano anche dei cambiamenti fatti a bella posta, cambiamenti fatti « per mettere in più bella luce la saggezza di Cesare, poiché il Machiavelli quanto alla fedeltà storica non andava tanto pel sottile, quando voleva dimostrare una tesi politica ». Alessandro VI conferì Termo a Don Rodrigo figlio di Lucrezia ; vedi Fulvi, Docrnn.