La lega del 25 aprile 1493. Ferrante contro Alessandro VI. 359 Moro.1 Ferrante se ne impensierì e mise in moto tutta la sua arte diplomatica onde impedire una tale alleanza. Nel marzo del 1493 egli mandò a Roma l’abate Rugio per appianare la contesa a causa di Cerveteri e Anguillara;2 con lo stesso mandato partirono dei messi anche per Firenze e Milano. Vanne fatta la proposta di dare in isposa a Cesare Borgia, che voleva tornare1 al secolo, una figlia del re di Napoli, e in seguito si trattò pure di un matrimonio di Jofrè, fratello minore di Cesare, con una principessa della casa d’Aragona. Ferrante aderì di buona voglia a questa proposta ed attendeva con ansia la conclusione di tale negozio, ma ogni cosa andò a monte,3 ed è assai probabile che ciò avvenisse per le mene di Ascanio. Ferrante se ne lamentò aspramente e scrisse che il papa dovesse pensare «che noi non siamo ragazzi da lasciarci menar pel naso da lui ». In pari tempo trattava attivamente con Giuliano della Rovere e radunava milizie negli Abruzzi.4 La temuta lega di Alessandro con Venezia e Milano fu pra condotta a termine. Il 25 aprile 1493 venne pubblicata in Roma la nuova lega alla quale partecipavano anche Siena, Ferrara e Mantova; Milano e Venezia si obbligarono di spedire incontanente al papa alcune centinaia di soldati in aiuto contro Virginio OrsilnjiL5 Intanto il cardinale Giuliano della Rovere rimaneva sempre in Ostia ed un inviato milanese riferiva il 7 marzo 1493, che il cardinale non lasciava mai il castello senza munirsi di una forte scorta.6 1 Sigismondo de’ Conti II, 5T. 2 Sulla sua missione efr. le relazioni dell’ambasciatore fiorentino \ alori ilei marzo 1193 presso Thitaske, Burchardi, Diari urti II, 637, 639 e di Bartolomeo di Bracciano a Virginio Orsini della fine d’aprile, presso Bottard, Lettres de Rome 324 s. * Trincherà II 1, 317 s., 320 s., 325 s., 330, 388, 343, 344 s., 848, 351, 355 s. ; Oregobovitjs VII' 316 e la relazione fiorentina presso Yriarte, Cesar li. II, 322-323. Jofré fu da principio destinato allo stato sacerdotale; questa circostanza finora ignorata risulta dal * documento tratto dall’A rchivio segreto pontificio, che pubblico in App. al n. 19. * Trincherà II 1, 860, 369 s., 382; Reumont III 1, 209. 0 Infessura 284-285. Burchardi, Diarium II, 67 s., (Celani) I, 417. Arch. Xapolit. iv, 774, 776-777. Thuasne. Djem-Sultan 302. Sigismondo de’ Conti II. 58. Un * breve a G. ¡Sforza, in data 22 aprile 1493, ordina al medesimo di fare una processione solenne in ringraziamento della conclusione della lega. Archivio di {Stato in Firenze. Vrìj. eccl. ¡Nel medesimo giorno fu- rono inviati dei brevi ai governatori di Perugia, Todi ecc. coll’ordine di pubblicare la lega. Al doge fu annunziata la pubblicazione ai 25 di aprile : il * breve comincia con le parole: Quod felix faustumque div. 3lta* esse velit, hodìe etc. Archivio di Stato in Venezia. 8 ** Relazione di IStefano Taberna in data di Roma 7 marzo 1493. A r-chivio di Stato in Milano.