Orlando furioso dell’Ariosto. 101 leresca del primo non mancano scherzi salaci e quadri lubrici;1 peggiore poi di molto è VOrlando furioso del celebre poeta aulico degli Estensi. Non solo tutti i combattimenti quivi descritti hanno origine dalla sensualità degli eroi e delle eroine, ma non mancano nemmeno descrizioni sensuali e addirittura indecenti, le quali dovevano riuscire tanto più pericolose, quanto più il poeta sapeva volgere tutta la magnificenza dei colori. Molti passi in quest’opera d’arte poetica, la più importante prodotta dal rinascimento sono tali, che la maggior parte dei traduttori stranieri non si attentarono di trasferirli nella propria lingua.2 Avanti di narrare l’impudente e grottescamente indecente facezia dell’insuperabile furberia e infedeltà di tutte le mogli lo stesso Ariosto dice: Donne, e voi che le donne avete in pregio, Per Dio, non date a questa istoria orecchia... Lasciate questo canto ! chè senz'esso Può star l’istoria e non sarà inen chiara... Passi chi vuol, tre carte, o quattro, senza Leggerne verso... A ciò vengono ad aggiungersi passi fortemente satirici contro la vita scorretta del clero. Brandire però la sferza dello scherno spettava meno di ogni altro a un poeta, l’intera vita del quale era piena di dissolutezze.3 Al contrario egli si tenne lontano da attac- 1 Ofr. Erscii-Gri uer 2* Sezione XXVI, 25. - Ofr. Rurn, Gesch. der ital. Poesie II, 293 s. Makfei, Storia d. Lctt. Ual. 3, 2 ‘Milano 1825, II, 61-64). Oasp.uìy 11, 412. 429 s„ 436s. Weiss, Apologie II, 382. IltntcKHardt 113, 45. Schneegans, Groteske Satire 112 s. E. ¡Schmidt, Der rammle Roland in Allgem. Zeitung 1882, nr. 808 e 310. Müixeb,* Keulschheitsld/rn Mainz 189T) 53 s. ; Flamini, Cinquecento 74, 75 ; Baumgartner, Weltlit. VI, -OSs., 276; E. Bebtana, VAriosto, il matrimonio e le donne, in Misceli, di studi ' ritici cd. in onore di A. Graf, Bergamo 1903, 161-194. Il privilegio ottenuto dal-l'Ariosto per la pubblicazione dell’Orlando, ha dato occasione alla sciocca accusa, che Leone X abbia approvato 11 poema, mentre esso privilegio non aveva altro di mira che di tutelare al solito l’opera contro le ristampe. Rbumoxt III -• 347. j | f f = |3 3 L'Ariosto, dice il Itera II, 245, per vivere e poetare aveva sempre bi- - >gno d’un’amante. Persino nel suo cinquantesimo anno di età rifiutò l’ono-rilieo posto di ambasciatore a Roma, che avrebbe potuto por Une aUe sue finanziarie preoccupazioni, unicamente perchè questa carica lo avrebbe separato daU’amante che aveva a Ferrara (Satira VII, 57 s.). Nella satira seconda l'Ariosto dice che non vuol contrarre matrimonio per rimaner libero. Cfr. am he Eeh.no w, Ariosto * Lehen (Zürich 1809) 81 s., 86 s.. 177. Pnötss I 2, 107 e iSchu-cuabdt in Allgem. Zeitung 1875, nr. 149 Heil. « Romanisches und Keltisches, Berlin 1886; V. Pirazzoli, Gli amori dell'Ariosto e il suo «Canzoniere», in '’‘orti. stor. d. lett. Hai. XLVIII (19001, 124-144; Flamini, Cinquecento 66, 08; I’-ai mcartner, Weltlit. VI, 260 s.