Giulio II come reggente dello Stato pontificio. 677 conti di Lavagna, nella sua qualità di capitano della guardia seppe mantenere un ordine rigoroso. Non sentivasi più parlare 'di omi-cidii, così frequenti al tempo d’Innocenzo Vili e di Alessandro VI. Potevasi tranquillamente attraversare le vie di Roma, che il papa davasi ogni premura d’allargare e d’abbellire.1 « Un rigoroso ed ottimo regime regna ora nella città» dice Lutero, che nel 1510/11 visitò Roma.2 La guardia svizzera era formata da principio (gennaio 1506) di 150 uomini, più tardi di 200. Su questa guardia di palazzo di papa poteva fare sicuro assegnamento. Oltre a questo essa costituiva un nucleo permanente, intorno al quale all’occor-renza poteva raggrupparsi un più forte nerbo di milizie. Per mezzo dell’ufficialità veniva mantenuta una relazione intima tra Roma e le più autorevoli famiglie della Svizzera.3 Di grande importanza furono le disposizioni prese da Giulio II circa le competenze dei giudici del Campidoglio per le controversie della città, come pure circa quelle del vicario, del governatore e senatore. 4 Oltremodo profìcua fu l’erezione di un monte di pietà5 ed una riduzione monetaria fatta dal papa Rovere, la quale ovviò all’inconveniente fra il valore nominale e metallico delle varie monete e mise in corso le 1 Reumont III 2, 48. Sull’otlicio del maestri di strada cfr. Rodocanachi. Rome 220 s„ 417. Cfr. anche sotto, cap. 8 sull’abbellimento delle strade. Con quali severe pene procedesse il papa contro i malandrini e i sediziosi rilevasi dal • uo ’breve ad Alex, de Neronio fornii, et comi»»., (lot. 1505 Jan. ß, nel quale Per ilare un esempio viene ordinato di demolire le case del malfattori. * TAb. brev. 22, f. 444. Archivio segreto pontificio. Il giurista Mario Sa-lamani nel suo (De principotu composto alla fine del governo di Giulio II t> al principio di quello di iLeone X, biasima dal punto di vista umanitario la pubblicità e l’esposizione delle esecuzioni in Roma al suo tempo; cfr. Ciak. Vn trattatista del Principe, Torino 1000. 9. n. 1. Sulla polizia in Roma al tempo di Giulio II cfr. Rodocanachi, Rome 275 s. 2 Hauskath 71. Böhmer. Romfahrt. 106. 3 Btjrchardi, Dìarium (Thtjasne) III, 414, (Celani) II, 508. LÜTOW. Die Schweizergarde zu ,Rom (Einsiedeln 1859) 4 s. ¡Cfr. Novaes VI, 50 nota. H. de Kchaixer, Hist, de la Garde »vìsse pontificale, Fribourg (iSuisse) 1897 e Klaczko, ■lule» II p. 274. A. da Mosto in Quellen u. Forsch, aus Hai. Archiven u. Iiibl. VI (1904), 90, .93, 94. (Sull’uniforme degli (Svizzeri v. le fondamentali ricerche, che sostanzialmente rettificano le notizie precedenti, di Repond, Le costume de la garde suisse pontif. et la Renaissance ita!tenne. Rome 1917. Caspar SMinus Capìtaneus Blvetiorum custodie palata apost., riceveva pro suo et suorum »alarii» ogni mese 1151 'lue. 63 boi. Cortese informazione del Dr. Gottlob