Roberto Sanseverino gonfaloniere della Chiesa. là giunto dichiarò, che « Innocenzo Vili era deliberato (di far quella guerra; che già da qualche mese avea fatto avvisato il re per mezzo del defunto Cardinal d’Aragona e del di lui fratello Don Francesco ; che Ferrante però aveva sempre proceduto indelicatamente, di modo che le cose dovevano ormai compiere il loro corso». La legazione dell’Orsini non approdò a nulla, giacché Lorenzo passò dalla parte di Ferrante.1 Anche il papa si studiava a tutto potere di avere alleati. Nel novembre del 1485 per l’intervento di Lazzaro Doria strinse lega on Genova, cercando poi di ottenere l’appoggio di Venezia. Anche 1 baroni si rivolsero alla Signoria di Venezia, ma non furono guari più fortunati del papa. Venezia accordò soltanto che Roberto San--everino, che Innocenzo Vili desiderava guadagnare ai suoi ser-vigi, potesse andarsene «a suo talento».2 Il papa attendeva Roberto Sanseverino con tanta ansia, che gli ordinò di correre senza le proprie truppe incontanente da lui per f-incertare |il piano della guerra.3 II 10 novembre 1485 Roberto ì assando per la Porta del Popolo entrò a cavallo in Roma, dove si ebbe splendide accoglienze. Nel medesimo giorno Innocenzo Vili ne aveva informati gli Aquilani, avvertendoli che comunicherebbe prossimamente le sue decisioni prese con Roberto.4 Al medesimo •scopo nei giorni successivi vennero chiamati a Roma il signore di -AJiguillara, Piero Giovanni de’ Savelli, Francesco de’ Colonna ed altri.5 il 30 novembre Roberto prestò nelle mani del papa il giu-l'amento di gonfaloniere della Chiesa.0 II tempo stringeva, poiché i nemici erano già alle porte di Roma. Con dodici squadre di cavalieri Alfonso di Calabria era penetrato nello Stato della Chiesa unendosi in Vicovaro con Virginio Orsini. Da Firenze arrivò un buon nerbo di milizie ausiliari, da Milano però soltanto cento cavalieri.7 I nemicii s’impadronirono 1 Reumont, Lorenzo II2 222 s. Christophe II, 318. 2 Uay.nai.u 1485, n. -13. Romanin fV. 422 nota. Calmette 227. Paladino loc. t'it. 232. Cfr. in App . n. 8 i * brevi provenienti dall’Archivio segreto Pontificio. 3 Vedi in App. n. 5 il * breve del 30 ottobre 1485. Archivio segreto Pontificio e Sigismondo 1>e’ Conti I, 230. 4 Buechardi, Diarium I, 158 (Celani I, 125) e il breve del li) novembre l,w<5 in Bollett. stor. d. ¡8toc. patr. negli Abruzzi I. 4i). 5 * Lib. brev. 19, f. 4<>b : Doni. Anguilla rie, Pier Job. militi de Sabellis, Pacali viceduci Gravine, dat. XI11. Xov. [14851 ; Francisco de Colmino notarlo •mostro, episc. Massan., dat. XIV. Noe. Archivio segreto pontificio. 6 Burchardi, Diarium I, 164 s. (,Cblani I, 128 ss.) Presso (Sigismondo de’ 1 0NTI I- 239 invece di novemb. leggasi decemb. '• Sigismondo de’ Conti I, 238. Reumont, Lorenzo II2, 233. Anche il 1“ novembre 1485 il papa aveva mandato dei » brevi a Virginio e Paolo Orsini, in (ili li dissuadeva dal fare scorrerie. * Lib. brev. 19, f. 41. Archivio segreto Pontificio. Circa gli sforzi fatti in precedenza dal papa per guadagnare '¡rginio Orsini, vedi Antonio de Vascho, 527, 529.