2. Disaccordi del papa con Ferrante di Napoli (1484-1487). Parentado con Lorenzo de’ Medici. Sebbene nella elezione papale si fosse molto adoperato per la esclusione del Cardinal Cibo, tuttavia re Ferrante di Napoli davasi l'aria di essere lieto della esaltazione di quest’uomo a capo supremo della Chiesa e mandò subito una lettera di felicitazione. Innocenzo Vili lo ringraziò a volta di corriere, ricordò le sue anteriori relazioni con Napoli e assicurò il re di voler fare per lui tutto quanto fosse possibile in buona coscienza ed esprimeva altresì la speranza, che Ferrante si condurrebbe da principe cattolico. 1 Chi per il primo portò il disaccordo nei rapporti tra Roma e Napoli fu lil figlio del re napoletano, il duca Alfonso di Calabria. Il 20 ottobre 1484 Alfonso, di ritorno da Ferrara, giunse a Roma, dove fu ricevuto dal papa nel modo più cordiale e onorifico.2 Allorquando però il duca chiese l’annessione di Benevento, Terracina e Ponte Corvo al regno di suo padre, Innocenzo Vili dichiarò di non potervi assentire. Al che Alfonso avrebbe risposto minacciando, che in breve il papa stesso si raccomanderebbe spontaneamente perchè quell’annessione avvenisse. In seguito a questo primo urto dei due vicini venne messa in dubbio la venuta a Roma d’un’ambasceria napoletana per prestare l’obbedienza al pontefice. Per ottener questo invio si fe’ ricorso ad un ripiego illecito. Si s^e" sero cioè delle bolle relative all’annessione di dette città, le quali però non furono consegnate nelle mani di quelli del re, ma affidate invece alla custodia del dardinal Giuliano della Rovere. Inno- i Ratnald 1484, n. 47. 12 Bukchardi, Diari uni I, 111 ; ((Celami I, 80). Eeostello 43 s. Ant. de ' seno, Diario 518. Il ricevimento di Alfonso ebbe luogo il 22 ottobre ; dopo di ess0 •il Cardinal Borja diede all’illustre ospite un sontuoso banchetto nel suo sp'01^ dido palazzo; v. nell’App. n. 2 la * lettera del cardinale Ascanio Sforza del -■ ottobre 1484, Archivio di Stato in Milano,