La sacra Lancia a Roiiia. 2Ì1 . alto turco contro qualche paese cristiano, gli moverebbe subito contro per mezzo dello Djem. Con la medesima dichiarazione fu ;>oi mandato a Costantinopoli anche un messaggio apposito.1 Il ricevimento della sacra Lancia, scrive un contemporaneo, si p n» chiamare l’ultimo atto d’Innocenzo Vili; guerra e timore di guerra lo tennero talmente occupato in tutto il suo pontificato, che non potè visitare nè Loreto nè le singole parti dello Stato della Chiesa, come era suo ardente desiderio e solo molto di rado lasciò Koma per recarsi ad Ostia o alla Villa Magliana.2 Ma oltre al timore della guerra fu sopratutto lo stato cagionevole di sua salute he impedì al papa di viaggiare. Come nell’autunno del 1490 così anche nell’anno seguente Innocenzo Vili era stato più volte travagliato dalla febbre e da un dolore al basso venere ; tuttavia l’arte del celebre medico Giacomo ì: San Genesio lo aveva ancora una volta guarito. ' Ma dal marzo ’■ I!)2 il pontefice, ormai nel sessantesimo anno di età, era nuovamente infermiccio.4 Proprio circa questo tempo in seguito alla morte di Lorenzo de’ Medici (8 aprile) la pace dell’Italia sembrò minacciata un’altra volta: il papa non indugiò a prendere i neces-'arii provvedimenti di difesa,0 come fece poco tempo appresso in asione della rivolta di Cesena.1'' Malgrado tutti questi pensieri 'a salute del papa migliorò tanto, che potè prender parte al solenne ricevimento della sacra Lancia e alle nozze di Luigi d’Ara- 1 Tiii’ahne. Djem-Sultan 302. Bajazet rispose al papa colla lettera greca '•*'* 17 agosto 1492 (v. sopra), nella quale ili! tranquillanti assicurazioni relatha- .....ute ai suoi preparativi ili guerra e accerta il papa della sua costante amicizia . "to presso Mancini, nulla corrispondenza fra Bajazet 11 e Innocenzo 1 III 109-111. 2 Sigismondo be’ Conti II, 29. 3 Sigismondo de' Conti II, 3U. Ofr. I.eosthi lo 398 e il breve del 29 febbraio ■ t'-'l presso LicHKowtiKi Vili, Reg. nr. 151«. Sulla malattia nell’autunno 149(1 "■‘li Oraziani 737 e Lìjosteij-o 371, le relazioni di Bartolomeo di Bracciano a 'irginio Orsini del 5 ottobre e 15 novembre 1490, presso BoOabd. Lettret de Kit- 285, 286, poi le relazioni del 25 gennaio, li e IO febbraio 1401, ibid. 303 8., 300. * Bel azione di G. U Catane! da Roma 19 marzo 1492 : I>a tre giorni il papa "ffre di male di fianchi; 12 aprile: Il papa sta meglio: tuttavia nini te reha *' ■ liberarti roti pretto. Archivio Gonzaga i il M a n t o va. < 'fr. la • lettera del cardinale A. »forza ilei 10 aprile 1402. A r c h l v 1 o il I Stato i n 'Ulano. V. anche la relazione di Bart. da Bracciano del 21 marzo 141*2. presso l^’t'AKD 320. * “Itre al Keumont, Lorenzo II», 422s., cfr. anche la »lettera del Catane! '■Hata nella nota precedente, la quale dice die in occasione della morte ili 1.0- 11 Imii»a lui scritto a Firenze et ha rasonato da far legato del patrimonio cl rari. d(, ledici. ,, InedeginM) ¡„„l,,,sciatore addi 15 aprile riferisce che il papa h* scritto a tutte le potenze italiane nell'interesse ile’ Medici. Archivioflo n- *aK* 1 n Man to va. , * •*r. il • breve ad Ercole in data di Roma 21 giugno 1492. Originale nel-1 -V r c h i v 1 o d i Stato i n ,M od e n a.