812 Libro III. Giulio II. 1503-1513. Capitolo 6. Sulla .fine di gennaio le milizie della lega diedero finalmente principio alle operazioni di guerra, dando l’attacco in diver-: punti nel medesimo tempo. Il 25 gennaio i Veneziani si presentarono alle porte di Brescia, il 26 l’esercito spagnolo-pontificio sotto il comando di Raimondo di Cardona, viceré di Napoli, era alle porte di Bologna colpita d’interdetto per la sua sollevazione.1 Già il 24 febbraio Brescia capitolava. Milano sembrava ormai perduta per la Francia.2 In questa difficile situazione il salvatore dei Francesi fu il geniale Gaston de Foix, nepote di Luigi XII. Giovane d’anni, egli era già un capitano maturo. Con quella fulminea celerità, che gli guadagnò il soprannome di folgore d’Italia, evitando di passare per Modena, ove il nemico l’attendeva, avanzò dalla parte del mare verso Finale. A marce forzate, con una rapidità sconosciuta nella tattica guerresca di quel tempo, egli condusse le sue milizie contro Bologna attraverso nevi altissime, paludi e torrenti gelati. Protetto dal nevischio, nella notte dal 4 al 5 febbraio, inosservato dal nemico, s’introdusse nella citta. A tale notizia quéi della lega tolsero il campo. Quindi a marce forzate Gaston de Foix si gettò su Brescia e il 18 febbraio prese la città dopo una lotta sanguinosa impegnatasi per le strade. Narra il Bembo, che alla notizia dello sblocco di Bologna il papa montò in gran furore venendo consolato invece dalla notizia della presa di Brescia. Sul momento — era una notte fredda e tempestosa — aveva fatto chiamare a sé l’ambasciatore veneziano piangendo a lungo per la gioia di quell’avvenimento e trattenendolo presso di sè per ben due ore.4 Quanto dovette sentire denza dello Schineb ed opera del Buchi (inoltre i documenti nelle llitteil /. Walliser Gesch. V, Brieg 1917) ed anche la prima parte d’una definitiva biografia dello Schiner, dello stesso Buchi (v. l'elenco ecc.). 1 Per l’assedio di Bologna cfr. Honig, Bologna e Giulio II 49 ss. Ha\ emaj.v II. 384 ss. Ranice, Rom. und. nenn. Völker 272. 3 Havemann II, 388-396. Cfr. Krieger 49. Fumi, Carteggio 100-101. I-'v" ducci 313. (Al. Herzfeld II. 207). Sullo sblocco di Bologna ad opera di Gastone de Foix e la susseguitane festa di ringraziamento in Bologna cfr. anche Hoxw loc. cit. 53 ss. F per questi avvenimenti cfr. pure gli estratti dalla cronaca n * noscritta di Alberto Vignati in Lodi, che fece la spedizione con Gastone, pubblicati da C. Vignati in Ardi. star, lonib. IX (1884) 593-022 : • Gaston de Foi* * l esei cito francese a Bologna, a Brescia, a Ravenna dal gennaio 1511 " ■ V aprite 1512. * Bemuus 510-517. Lettre» de Louis XII, III, 187. Havemann .II, 8«'. 11 Bembo secondo il suo solito non dà alcuna data circa l’arrivo della notizia elei-*1 conquista di Brescia a Roma. Da :Sanuto„ XII, 490-491 rilevasi che la notizia giunse in Roma il 10 febbraio; quivi anche dei particolari sulle manifesta^011' di gioia a Roma. Cfr. inoltre Nolhac in Studie doc. Vili, 297, nota 6. Seco»11" Skb. di Branca Tedaluni (320) la notizia della presa di Brescia da 1,:U 11 (lei Veneziani arrivò a Roma 1 11 febbraio 1512 e il 13 quella della presa di Bergamo; anche egli ricorda poi le relative dimostrazioni di gioia. Dà le ste>°‘