962 Libro III. Giùlio li. loÒ3-1513. Capitolo ÌÒ. la bicipite prudenza, a destra la temperanza, che riguarda in giù verso il papa dipinto in basso, a sinistra la fortezza coll’elmo in capo, col leone e la quercia dei della Rovere. Attorno a queste severe figure di donne scherzano dolci puttini angelici.1 Ai due lati della finestra il maestro dipinse la consegna del diritto civile ed ecclesiastico.. Sulla parete più angusta a sinistra si vede l’imperatore Giustiniano che seduto in trono sopra un antico seggio porge la sua raccolta di leggi a Triboniano che sta umilmente inginocchiato. A destra il papa Gregorio IX, coi lineamenti di Giulio II, dà le decretali all’avvocato concistoriale inginocchiato ai suoi piedi.2 Certo non senza motivo per la consegna del diritto ecclesiastico è stata scelta la superficie più ampia, la quale ammette un più abbondante svolgimento del soggetto, giacché il diritto ecclesiastico va avanti al civile. Una serie di stupende teste caratteristiche contrassegna queste scene di cerimonie, grandiose nella loro semplicità,3 che Raffaello dipinse come ultima parte della decorazione.4 Sulla parete opposta, la cui finestra guarda il Belvedere, venne rappresentata la gloria della poesia.5 Il posto non era favorevole ma ciò non impedì a Raffaello di crearvi una composizione unita; quasi scherzando egli superò le difficoltà, che presentava la fine- 1 Steinmann, Rom 144. Cfr. I.iihke II, ¡274. Klaczko, ,/uleu II 256 ss. 2 AVickiioff 50 fa notare, che la consegna dei libri ilei diritto è rappresentata nel modo che si era soliti di vedere nei titoli dei libri. « Cosi Raffaello allude sejppre a cose conosciute, rendendo con ciò facilmente intelligibile' l'argomento dei suoi dipinti ». 3 Nei cardinali che circondano Giulio II il Vasari IV, 337 volle vedere Giovanni de’ Aledici, A. Farnese e Antonio del Alonte. È però assai a dubitarsi, che cotesta interpretazione sia esatta. La circostanza che i due primi nominati divennero papi, ci ta piuttosto pensare che l’interpretazione sia posteriore. Navenne (p. 136) la reputa giusta. Nella testa barbuta cn face all’estre-ma destra dell’affresco rappresentante la consegna delle decretali AV. Roi.fs vorrebbe riconoscere un ritratto di Aliclielangelo : v. Zeitschr. fiir Itild. Sunst 1911- * Vedi Gronatt 231, di quale irileva che queste due rappresentazioni sono affini, pittoricamente e tecnicamente, al soffitto della stanza di Eliodoro. Il ritratto di Giulio II con la barba, era finito il 16 agosto 1511 ; v. la relazione mantovana di quel giorno in drch. d. Soc. Hom. di st. patr. IX, 525. » Malgrado la sua squisita beUezza (cfr. Gbuyer, Chambres 125 s) intorno a questo affresco in questi ultimi tempi si è scritto molto meno che intorno alla scuola d'Atene e alla disputa. Con ragione quindi J. Sohrott in Allgem. Zei-tung 1884, nr. 10, lieti, consacrò al Parnaso un articolo speciale, del quale ci siamo qui serviti. Schrott difende la rappresentazione dell’Apollo « contro giu-dici unilaterali dell’arte » e si studia, come il Passavant I, 146 ; III, 13 e Forster. Raphael I, 2!M1 s., di spiegare le 28 figure del quadro; tuttavia 12 di esse restano anche per lui dubbie e oscure. Del resto quanto sia pericolosa l'esagerazione neH'interpretare le 'figure del Raffaello, fu recentemente messo bene in rilievo da AVicikhoff 51 s. ¡V. ora anche Kbaus-iSauer II 2, 409 e Fi schei-Raffael und Dante, in Jahrb. der preuss. Kunstsamml. XI.I (1920), 26. Sulla rappresentazione di Dante vedi Rio IA', 468 e specialmente Kraus, Dante 196 s. ; sulla composizione AAIoutun, Class. Kunst. 94 s.