Giulio II contro Luigi XII di Francia. 761 bre) celebrò la Messa, si recò in Ancona.1 I tentativi quivi fatti dal Cardinal Fiesco e da Lionello da Carpi per indurre il papa a trattare colla Francia in via diplomatica, vennero da Giulio respinti nel modo più aspro.2 In Ancona Giulio II salì una nave veleggiando celerissimamente alla volta di Rimini3 e quindi senza fermarsi procedette per l’antica via Emilia alla volta di Cesena non ostante un tempo indiavolato. Il primo maestro delle cerimonie Paride de Grassis che accompagnava Giulio II, racconta: « Quando la gente vide il nostro corteggio avanzare cpn quel tempaccio, si mise a ridere mentre avrebbero dovuto applaudire e rendere omaggio al pontefice. Sebbene il giorno seguente la pioggia non cadesse meno dirotta, Giulio II si condusse tuttavia a Forlì, dove fummo accompagnati da una pioggia incessante». Quivi non si fece che pernottare e subito si presero le mosse per Bologna, dove il Papa giunse il 22 di settembre. Durante tutto il cammino le popolazioni avevano ovunque provvisto abbondantemente per il sostentamento del seguito del papa; gli avanzi della tavola venivano dispensati per ordine del papa ai conventi e ai poveri.4 1 Pakis i>e Chassis, ed. Fkati 189 s. ; Bernardi II, 307 s. Faloci-Pui.ign ani. Priori d. Cattedrale de Foligno, Foligno 1914, 179 e * A età eonsist. loc. cit. Il 9 settembre il papa diresse da Ancona un * breve al Bolognesi del seguente tenore : avere egli risaputo i progressi dei nemici e il danno da essi apportato ai Bolognesi : ne li rifarti. Già prima 11 '7 maggio Giulio II aveva encomiato in un * breve la fedeltà e l’obbedienza degli anziani di Bologna ; in un secondo * breve da Roma in data 19 maggio 1510 viene lodata la fedeltà dei magistrati e data loro assicurazione, che 11 papa aveva così potenti aUeati da non aver paura. Tutti questi * brevi si trovano nell’A rchlvio di Stato in Bologna. Q, Uh. 5. Sulla traccia di Paris de Grassis descrive l’impresa del papa In Romagna L. Baldisserrìi Giulio II in Romagna (1° settembre 1510-20 giugno 1511), in Riv. stor. crit. delle scienze teol. (Roma) III (1907), 562-600. Il 3 d'agosto 1510 il papa scrive a Francesco Gonzaga : * Mittimus ad Elvecios dii. fll. Albertum Ougelberg capitanei custodie nre locwmtenentem cum literis mas eisdem Elveciis cito et tuto reddti posse desideramus. Archivio Gon- 2 a g a 1 n Mantova. 2 Sanuto XI, 336. Brosch, Julius II. 209. 3 Di qui Giulio mandò il vescovo di Monopoli, Michiel Claudio, a Venezia come nunzio fisso. Vedi Sanuto XI, 449. Pieper, Nuntiaturen 87 s. 4 Paris de Grassis, ed. Frati 191 s. Bernardi II, 308. Ofr. Fanti, Imola 24. Erroneamente il Gokzadini mette l’entrata in Bologna il giorno 20 (Alcuni avvenimenti VII, 169). Anche gli * Acta eonsist. parlano del 22; sul ricevimento lui si dice : magno apparatu receptus. Giulio II aveva annunziato ai Bolognesi *1 sno arrivo con un * breve del .15 settembre 1510 datato da Pesaro e inviati là due commissari perchè disponessero tutto l’occorrente. Archivio di Stato in Bologna, Q, lib. 5. A Perugia mandò il 19 settembre 1510 una lettera di ringraziamento per l’aiuto di 400 soldati promesso contro Ferrara. Archivio civico di Perugia e Cod. G, IV, 1 della Biblioteca eH’ Università di Genova. Il papa arrivò ad Imola il 21 'Settembre : sulla sua dimora quivi cfr. L. Baldisserri, Giulio II in Imola (13,10-11), Imola 1907 e Giulio II in Romagna 568 s.