Le confraternite. 87 e delicato sentire e la cristiana prudenza si danno la mano. Così in Parma nel 1493 si formò una fratellanza, onde agevolare le nozze di povere e virtuose ragazze e di giovani.1 Soprattutto ricche di confraternite erano Firenze e Roma. Nella città dell’Arno il numero delle società o compagnie di cittadini costituitesi a scopo di pratiche spirituali ammontava sul principio del secolo XVI a 73 e vi erano associazioni non soltanto per adulti ma anche per fanciulli, tanto la v'ita di famiglia era strettamente 'legata con l’ecclesiastica. Queste associazioni di fanciulli raccoglievansi tutte le domeniche e gli altri giorni festivi per assistere al vespro. Tra le società destimate agli uomini alcune non escludevano qualche lieto trattenimento, altre si consacravano esclusivamente ad opere di beneficenza, altre ancora alle più rigide pratiche di penitenza. Una speciale fratellanza aveva cura di disporre a religiosi sentimenti e di dar sepoltura ai malfattori condannati a morte.5 Un’idea esattissima circa l’estensione di queste confraternite ce la possiamo fare dando un sguardo allo sviluppo ch’esse presero in Roma, metropoli della cristianità. La più insigne di quelle aggregazioni, che più tardi furono erette ad are ¡confraternite, era quella che anche oggi sussiste sotto il nome d’arciconfraternita del Gonfalone. Questo sodalizio fondato nel 1264 da dodici gentiluomini, chiamossi da principio Compagnia dei Raccomandati di Madonna Santa Maria. I confratelli raccoglievansi da principio in S. Maria Maggiore, poi in S. Lucia della Chiavica. Innocenzo VIII dal vessillo che portavasi nelle processioni gli diede il nlome del Gonfalone e aggregò ad esso altre cinque confraternite. Anche Alessandro VI favorì la compagnia del Gonfalone, la quale oltre alle pie pratiche mirava pure a scopi di carità. * Le altre confraternite presentano per lo più questi due scopi. Ad Innocenzo III risale la confraternita dello Spirito Santo, la quale ricevette un nuovo impulso dall’tìsservisi aggregati i papi 1 Kobler, Kath. Lcben II, S39. 3 Varchi, Storia fiorentina I (Milano 1845), 398-394. Rexjmont, Lorenzo •1J, 317 s„ iSkaife 180. D’Ascosa, I*. 405 g. S. I^a (Sorsa. La Compagnia di Or S(in Michele, ovvero una pagina della beneficenza in Toscana net »ce. XIV, Tra ni 1902 (cfr. G. Brurcom in Arch. stor. itat. .V serie XXXIV [190*1,' -17 ss.). Sulla Compagnia della (Morte In Genova cfr. M. Itosi, Uh confortatorio per i condannati a morte in Riv. delle <li*cipi. carcerarie. 1 febbraio, 1 marzo 1899. SnU'arciconfratemita deU’Ospedalc di S. Maria della Morte in Bologna, •’he parimente aveva lo scopo di preparare 1 condannati alla morte, cfr. Frati, lo privata «2 ss. * Cfr. l'interessante monografia di Rugceri. L'arch¡confraternità del Gonfalone (Roma 1.806), dove a p. 4SI s. sono pubblicate le ordinanze d'Innoceirzo 'III tratte daU'Archivio della Confraternita. Prepara una monografia sulla confraternita del Gonfalone il dottor L. Kers.