818 Libro III. Giulio II. 1503-1513. Capitolo 6. Però la situazione del papa venne proprio allora considerevolmente peggiorata dalle condizioni malsicure delle cose in casa sua. Tuttavia Giulio II non disperò nemmeno di fronte a questo nuovo pericolo. Con ammirabile destrezza egli in breve tempo riuscì in parte a cattivarsi i baroni romani come i Colonna, e in parte ad abbonirli come gli Orsini.1 Quindi egli strinse coll’Inghilterra, l’imperatore e soprattutto cogli Svizzeri alleanze, le quali dovevano essere feconde d’importantissime conseguenze. In nessun tempo l’indomabile coraggio di Giulio II si è manifestato più evidentemente che nella terribile crisi di quei giorni. Alla moneta, che allora Luigi XII fece coniare col motto Perdan Babylords nomen il papa rispose con un’altra, nella quale egli è raffigurato a cavallo, nell’atto di cacciare dinanzi a sè i barbar; con una frusta e di calpestare l’arme di Francia.3 • i BrosOh, Julius II. 247. La fiera ostilità di molti in Roma contro il dominio dei preti è attestata da * Cerretani loc. cit. Biblioteca Nazi' naie di Firenze. 2 L’aiuto dell’Inghilterra fu guadagnato colla promessa di dare ad l'urico Vili rinvestitura della Francia. Su ciò il 20 marzo 1512 fu steso un breve (pubblicato da Ferratoli in Aroh. d. Soc. Rom. XIX, 425-427 secondo la minuta deU’Archivio segreto pontificio), il quale doveva essere custodito da una persona di fiducia finché il re inglese non avesse meritato il suo guiderdone colla vittoria sui Francesi. Ebbero notizia di questo breve Guicciardi*1 e Santtto XIV, 202. 'Ofr. anche Madelin, Le joumal ecc. 2.">4s. Il 1" aprii' 1512 fu conehìusa l’alleanza dell’Inghilterra con Giulio II : vedi Rysier Fortiera XIII, 235 |e Ferrajc(lt loc. cit. 430. All’inviato mantovano Folenghin® Giulio II disse 1 11 maggio 1512 (Ltizio, Isab. d’Este di fronte ecc. 125' Non solurn non sa de fare pace ma anchora s-pero m Dio in breve andar » Parise a incoronar il re d'Angliterra del reame de ¡Fronza. Io non voglio ahon-donare Re e Signori cristiani fideli per a bracare un re diabolico sismatie» senza fede. s Ofr. Hennin, Les •monumenti de l’hist. de Frmice Vili, 353; Muntz, W phael 274. Sulla moneta di Luigi XII, la quale del resto non fu che la ripetizione d’una pii! antica (v. 197 n. 4), cfr. anche Liebe, Nummi Ludovici XII reg* Gallorum epigraphe Perdani Rabylimis nomen. Lipsiae 1717.