Passione del gioco. Immoralità. innanzi ginocchioni supplicandolo di perdono.1 Purtroppo però l’intervento di questi riformatori venne di nuovo frustrato dagli eccessi che si permisero certi cardinali mondani e nipoti di papi.2 Le vivacissime pitture che dei giocatori del suo tempo traccia Leone Battista Alberti, ' si riferiscono con molta probabilità all’ambiente romano. Del resto le cose non andavano meglio nelle altre grandi città d’Italia, per es., a Genova4 e a Venezia.5 Un altro lato brutto e certamente il più brutto nella vita italiana d’allora era la scostumatezza. I lagni dei contemporanei e specialmente dei predicatori contro questa piaga sono infiniti. Uno di questi, Roberto da Lecce, arriva nientemeno ad affermare, che la disonestà a suo tempo era andata più oltre che non avanti il diluvio. 11 Se questo è certamente molto esagerato, pure è indubitato, che la scostumatezza all’epoca del rinascimento aveva fatto progressi rattristanti in tutte le grandi città e persino in molte di minor conto, di modo che fra la gente colta e altolocata erano assai frequenti enormi dissolutezze. I figlioli illegittimi non erano una onta, e appena facevasi distinzione fra essi e i legittimi discendenti. 7 Fatta qualche onorevole eccezione, la maggior parte dei principi italiani dell’epoca del rinascimento erano fin troppo infetti di morale depravazione. La spaventosa immoralità dei Borja non è un fatto isolato, poiché quasi tutti i grandi dell’Italia di quel tempo vivevano in simil guisa. L’origine di molti di essi è già per sè significativa. « Al nostro tempo, — scrive Enea Silvio Piccolomini nella sua Storia, di Federico III — l’Italia è governata in grandissima parte da gente nata fuori del matrimonio ». K Allorché nel 1459 andò a Ferrara, Pio II fu ricevuto da sette principi, nessuno dei quali discendeva da legittime nozze. 1 Vedi Ronleb, Dominici'» Frziehungslelire .'!<3. * Roberto <'araivioi.i. Quadragesimale de iircratl» (Venvt 141)0) 144». Gi1-HKMASS 219. 7 Philippe de Commisi*. Mémoires VII. 2 ied. .Mandi»it II, 113): mais ih «c font point grani diffrrcnce en Italie d'ung battard « ung legitime. Ofr. Zeller, Italie et Ilcnaissanee 1SS. Villari, Machiavelli I-. 11 s. Grimm, Michelangelo I\ 114 Frastz, Sixtus IV. 37 s. e K. ni Soraoxa in Ita »segna naz. X (11K2I 131 ; Tamassia. La famiglia ita!. 220 ss. : Molmesti, Storia di Venezia II». 588s. 8 A e. Syi.virs, (h seli. Kaiser Friedrich» IH., tradotta in tedesco da Ilges Il (Leipzig 1890). 135. Ofr. erososi 199. Nella maggior parte degli altri paesi dell'Europa le cose certo non andavano meglio. Cfr. Hokler, Die Aera der Ba- •tarden am Schluss des Mittelalters (Abhand. der liohm. GeseUseli. d. Wissensch. VII Serie, voi. IV), Prag 1801.