298 Libro I. Innocenzo Vili. 1484-1492. Capitolo 6. di privilegi concesse da Innocenzo VIII ai Francescani, ai Domenicani, agli Agostiniani e ai Serviti.1 Essendo la lebbra, una dell* più spaventose malattie del medio evo, divenuta ormai molto rar; sulla fine del secolo XV, Innocenzo VIII nell’anno 1489 sopprtn • l’ordine di S. Lazzaro riunendolo a quello dei Giovanniti. Ma questa bolla pontificia non fu accolta che in Italia, poiché la Francia non l’accettò.2 Anche i canonici del S. Sepolcro furono da Innocenzo VIII riuniti ai Giovanniti. Ai Fratelli apostolici diede il papa una più forte organizzazione prescrivendo loro la regola degli Agostiniani e obbligandoli ad un abito comune; finalmente approvò il nuovo Ordine delle Concettine fondato allora nella Spagna.s Parecchie disposizioni furono date a favore della congregazione olandese degli Osservanti Domenicani.4 Il papa intervenne come potè a prò dei Francescani bisognosi di Terra Santa.8 Le confraternite furono dal papa in vario modo favorite;6 procedette con rigore contro un predicatore francese, che avea difeso delle proposizioni 1>. 308. Orr. ( A'(fini dcr l'rirxtcr Sprinter tir* IHakonat# seiti? in Thcol. prati. (juartal#chr. di Linz XLIX [1896], 386-390) rimanda a Garparm, Traciatu* canonici!# de ». ordìnatione li, n. 798. secondo cut nell'originale genuino non si parla del diaconato come nel testo stampato: ilihi. facta intpeelione •'« archici« Vaticani», retatimi c*t tulliani quidetn ibidem re perìri, ted mcnt ioti cui ile diaconati! in cadetti deette. » V. oltre fll Serdonati 20, il liuti, ord. pracdic. IV, 7, 12. 2», 32, 43. Koj.dk. .1 ufiii*tinerentigregalion 206 e Heimbi'CHKr I, 473. l'na Iwilla di privilegi ]>er i Cisterciensi, al 30 agosto 1487, riguardante la loro esenzione dalla giurisdizione ordinaria dei vescovi e la loro immediata soggezione alla Santa Sede, presso Krarup og Ijniiiiaek IV. 404-406. s Più tardi leeone X per mediazione di Carlo V cercò di ripristinare que-st'Ordine in Calabria e Sicilia, e Pio IV procurò di assicurargli la sua liberti di elezione, mn esso non iiotè più riavere la vitalità ormai spenta. I cavalieri francesi dell'Ordlne, l cui gran maestri dopo Innocenzo Vili non vennero più riconosciuti dalla Santa sscdc. trascinarono avanti la loro inutile esistenza Anche Enrico IV conferì Je commende, 1 priorati e 1 benefizi ancora esistenti al-l’Ordlne aulico da lui stesso fondato, detto l'Ordine di S. Lazzaro di Gerusalemme e della B. Vergine del Carmelo. Ordine che poi si spense al tempo della rivoluzione francese. V. Ilì*t.-pol. niattcr XXVIII, 625. ILu.skk I». : III, S7. Ciiihario, Le* Ordrc# rcligiruj- de Ft. I.azarc, Lyon 1S00. II. PÉTIET. Contributi»!! à rhitt. de l'Ordrc de St. I.azarc rii Frinire, Paris 1914. * HEtvrBtrctiEB L 400. 4ÌK). 363. Cfr. anche CREMLINO. Spcicr II. 190. * V. Quclien u. Forxch. zur Gc*ch. de# tìominikancrordcn# in Ilcut#chland IX (1913). 31 s.: XIV (1919). Ì4T.S. » Vedi Lemuexs, Die Franzi#kaner ini Ilcil. Lande, Miinster 1916. 193. * Cfr. sopra p. 38. 46. 47 e ¡Scklhcht. Pdp#t. Vrk. fiir die Dióoctc lug*-burg (Zcit#chr. f. Sch ira ben u. Aruburg voi. XXIV) n. 161. Più Tolte Innocenzo Vili esortò anche a tutelare 1 fratelli del terzo Ordine. Cfr. le sue * lettere al consiglio della città di Basilea e al vescovo del luogo, entrami» con la data: Ramar. Xon. ìlaii X* 2". Archivio dei Francescani In Hall nel Tirolo.