La « disputa 981 sicuro di sè si rapporta alla proposizione di un libro aperto.1 Nello sfondo appariscono parecchie teste caratteristiche, fra le quali il Fiesole in beata contemplazione ; quest’eminente pittore teologo fa bel riscontro all’eminente poeta teologo dell’altra parte- L’Eucaristia, il compendio in certo modo dei misteri della fede cristiana, non tiene occupati soltanto i grandi dottori e teologi, ma ispira altresì poeti ed artisti. Essa è il fuoco della vita cristiana, il mistico cibo spirituale e la fortezza delle anime. « Cristo non è qui in ricordo, sibbene in persona. Quello che qui adoriamo non è uno dei misteri della sua Incarnazione e della sua vita, ma la somma di tutti i misteri, lo stesso Dio incarnato, la corona, il compimento, la chiave di volta di tutta la sua attività teandrica, che dà lluce, santifica e redime; non è soltanto la sua grazia, ma la fonte delle grazie, anzi un mare di grazia, via alla gloria, la stessa gloria ! Tutti i tesori della natura e del creato, tutti i miracoli della grazia e della redenzione, tutte le magnificenze del paradiso si ritrovano in tquesto sacramento, centro di tutto ». « Di qui sgorgano i torrenti a fecondare il regno della Chiesa con energie celestiali e vanno da oriente a occidente, dal settentrione al mezzogiorno ; di qui trae origine il raggio settemplice dei sacramenti ; qui intorno a questa fonte di grazie stanno i fiori delle più sublimi virtù; qui ogni creatura viene ad attingere l’acqua della salute ; quivi è il cuore ove pulsa ogni specie di vita superiore nella Chiesa, quivi il cielo sta a contatto colla terra, che è diventata un’abitazione di Dio».2 Ma la s. Eucaristia è anche sacrificio ;3 l’artista Jia saputo mostrar ciò all’osservatore col rappresentare il Salvatore sofferente glorificato proprio al di sopra della sacra Ostia. Solo mediante questo sacramento e mediante questo sacrificio la Chiesa è in grado di mantenere la sua vita interiore; senza questo mistero di fede anche la scienza teologica verrebbe a perdere la sua forza. Per questo tutti i campioni della scienza cristiana sono raggruppati attorno a questo gioiello il più prezioso e consolante, a questa prova la più bella della potenza e della misericordia divina. L’Eu- 1 A ragione già Platner II 1, 330 ha protestato contro la spiegazione del Montaonani, che nella guida di questo gruppo vuol vedere un teologo. La figura porta chiaramente 1 caratteri d’un filosofo. Ancor meno può parlarsi di settarii e d’eretici (così fra gli altri Forster I, 279 s.). Boi.r. Meisteneerke 78, vede in questa figura un filosofo non ancora giunto a mettere d’accordo la teologia e la filosofia perchè per lui il -suo sistema è il tutto, la parola di Dio un accessorio. In simil guisa si esprime anche Luhkk II, 262. 2 Hettcngek, Apologie II 2, 235, 191 (7 ed. IV, 240, 195). 3 Cfr. le belle disquisizioni di Hettingek loc. cit. 237 s.. V. anche Kio, Michel-Ange et Raphael 132 ; Dandolo, Secolo di Leone X. 1. (iMilano 3861), 210; Oerroti, Le pitture delle Stame Vaticane (Roma 1869) 59 e Vitet, É tilde sur Vhistt. (le TArt, 3 partie, (p, SI. K.nfxt.kr loc. cit. 292.