Impressione dell’elezione d Alessandro VI in Italia. 343 L’affermazione dello storico Guicciardini, ardente avversario dei Borgia, che dice avere l’elezione di Alessandro VI gettato subito lo sgomento in tutti gli uomini, presa così in generale è assolutamente falsa. Alcune delle potenze italiane, specialmente Milano, salutarono invece l’elezione con gioia straordinaria. Un inviato dice espressamente, che il duca Lodovico il Moro era tutto lieto per l’opera di suo fratello, il cardinale Ascanio Sforza.1 Lodo-vico ne aveva ben donde. Il cardinale Ascanio, scrive il senatore Ambrogio Mirabilia il 13 agosto, è stato colui che ha fatto papa Rodrigo Borgia : perciò egli è salito in tanta autorità e potenza, che non si può nè ridire, nè scrivere abbastanza: egli è non solo la persona che più influisca su Alessandro VI, ma viene riguardato per così dire come il papa stesso.2 Come in Milano, così anche in Firenze l’elezione del papa fu solennizzata con suoni di campane e feste. Tanto il cardinale Sforza che lo stesso Alessandro VI diressero ancor prima dei festeggiamenti per l’incoronazione delle lettere a Piero de’ Medici nelle quali gli protestavano la loro amicizia.3 II Granmaestro dei Giovanniti si abbandonò alla speranza, che la saggezza e la rettitudine di Alessandro VI libererebbe l’Oriente dalla tirannide turca.4 A Siena l’elezione di (Alessandro fu celebrata con letizia, sebbene a vero dire si fosse desiderata l’esaltazione di Piccolo-mini.5 Che se d’altra parte in Italia non mancarono dei malcontenti per il risultato del conclave, ciò non deve meravigliare ma fu dovuto peir lo più a motivi politici, non a morali.6 Di questi mal- di tali lettere manoscritta nel Cod. /li/1 della Biblioteca di Grenoble, 'l'iella dell’arciduca Sigismondo nell’A rchivio di Stato in Vienna), la » Divers. Alex. VI. I. Bullettai-, al f. 1 in data 10 settembre 1492 (cfr. t. 4) gì trovano notate le spese per septern mazeriis euntibus cum litteris