Sposalizio di Lucrezia Borgia con Alfonso di Ferrara. 551 Il 9 dicembre il corteo della sposa, composto di 500 persone col cardinale Ippolito ed altri cinque membri della famiglia ducale, partì da Ferrara. Il 28 dicembre la splendida cavalcata entrò in Roma.1 L’inviato di Ferrara descrisse in quel medesimo giorno al suo signore la favorevole impressione che Lucrezia gli avev|a fatta. «< Ella possiede una grazia perfetta in tutte le cose, congiunta a modestia, leggiadria e costumanza. Essa è pure una cristiana credente e mostrasi timorata di Dio. Domattina vuole andarsi a confessare per comunicarsi il giorno di Natale. La sua bellezza è già di per sè grande abbastanza, ma le sue maniere leggiadre e graziose la fanno apparire di gran lunga maggiore; in-sommla le sue doti imi sembrano di tale natura, che da lei non si può sospettare nulla di male, sì piuttosto puossd a ragione attendere le migliori azioni».2 Il 30 dicembre ebbe luogo in Vaticano con pompa solenne lo sposalizio per procura di Lucrezia con Alfonso.3 La sposa « era vestita di broccato d’oro e velluto cremisino con guarnizioni d’ermellino. Le maniche del suo abito scendevano fino a terra : il lungo strascico era sostenuto da damigelle di corte. Un nastro nero ricingeva l’aurea sua chioma e il suo capo era leggermente coperto da un vezzo d’oro e di seta. Portava intorno al collo un monile di perle con un pendente consistente di uno smeraldo, un rubino ed una grossa perla». Le feste si succedettero a feste fino al giorno della partenza di Lucrezia (6 gennaio 1502). Commedie, fra l’altre i Menecmi di Plauto, feste da ballo e rappresentazioni allegoriche si alternarono con corse, tornei e combattimenti di tori.4 Venne rappresentata anche una battaglia navale. Quando giudicava del suo predecessore aupra omnea beatiti» bostiuliaainius, 'nhunianiaainiua, inaidioaiaaimua, non era spassionato, certamente; ma temo ehe non pi,ft spassionato fosse il Burchard verso i molti, e papa Alessandro fu tra i primi, che s'opponevano agli ordini suoi di ceremoniere, o peggio alla "e te di nuove e più ricche prebende ». Queste osservazioni sono degne di considerazione perché infatti Burcardo fu il tipo del cacciatore di prebende; vedi Holsteix, ./. W-itnphelingiua Sthylplio, Berlin 1S!*0. x ; Knepper. •/. Wimpfeling. ireiburg 1902, 177. n. 3; Geiger. Bure ardua 77 ss.; KaJ-koff, Die Depeaehen dea Puntina Aleander? Halle 1897, 131, n. 1. 1 Cfr. Birchardi Diari urti (Thtjasne) III, 174-176. (Chi.ani) II. 307-309; Geiger, Rurcardua 316-318. 2 Relazione di Giovanni Luca Pozzi al duca lErcole, presso Gregoroviub, Borgia, documenti p. 9(1. lì- 31 ; in tedesco I, '194-195. |Ofr. Lttzio-Renier, Mantova 113 <* Xiccolò dii Correggio in (rioni. ator. d. Lett. itul. XXII, 66 s. ^nl corteo nuziale cfr. anche San no IV. 195 s. e Ardi. d. ti oc. Rodi. VII, 585-586. Pinzi IV, 390. ^ • Cfr. Birchardi D io ri u ni (Thuasne) III, 180, 182, 187 ss., I ( li.ani) II, 311 s., 315 s. ; Geiger 318-320, 329 ss. ; Mazzi. Ricordi 91 s. 4 Gbegoboviits. Lucrezia Borgia 197, 199 ss. Sanuto IV. 211, Bernardi I -• 350 s. Matarazzo 188 ss. (trad. da ¡M. HerzfELd 195 ss.). Cfr. Dal He 104 s., O- Hei-er, yur ¡[tirai rier !.. Borgia i»U Aìfons von Rate, in Deutache Zcitschr.