78 a stendardi e gonfaloni magnifici, del cui ornamento con pitture occupossi soprattutto la scuola umbra.1 Era celebre la solennità del Corpus Domini in Venezia, alla quale intervenivano sempre il doge e tutti i magistrati dalla città.2 Anche a Ferrara la casa regnante prendeva di regola parte alla processione del Corpus Domini. * Un carattere semidrammatico assumeva la celebre processione di S. Giovanni Battista a Firenze, della quale si conservano descrizioni dell’anno 1439 e 1454. Da quest’ultima memoria si fa evidente, che nella processione veniva rappresentata tutta la storia del mondo dalla caduta di Lucifero al giudizio universale. * Di grande importanza divennero le numerose nuove associazioni, che si facevano un dovere di promuovere la venerazione del mistero dell’altare. L’idea ne partì dall’osservante Cherubino da Spoleto. Il suo contemporaneo e confratello beato Bernardino da Feltre assunse come una missione speciale la diffusione di questi sodalizi del SS. Sacramento: ne eresse a Parma ,(1486), Perugia (1487), Orvieto (1488), Genova (1490), Bologna (1491), Ravenna (1492) e Brescia (1494).5 La crescente divozione verso il SS. Sacramento dell’altare, che si estrinseca nelle magnifiche processioni del Corpus Domini, è in genere uno dei fenomeni più consolanti di quell’epoca. • Essa si manifesta anche nell’arte per mezzo di numerosi, superbi tabernacoli. I più valenti maestri del tempo facevano a gara nel preparare luoghi degni per riporvi il Corpo di Cristo. Così il Ghiberti nel 1432 abbozzò il tabernacolo per la chiesa dei tessitori di Firenze. Altri stupendi tabernacoli di quell’epoca si ammirano anche oggi in Arezzo, Fiesole, Prato, nell’ospedale della Scala a Siena, in S. Maria Nuova, in S. Ambrogio, nel duomo e nel battistero di Firenze e in molti altri luoghi. In un magnifico bassorilievo in marmo (ora al Museo Nazionale di Firenze) Matteo Civitale rappresentò il fedele orante dinanzi all’Ostia santa sospesa al di sopra d’un calice. Non fu un caso che sotto il pontificato di Giulio II la santa Eucarestia trovasse nella Disputa di Raffaello la più meravigliosa glorificazione artistica, ’ perchè i più i Müntz, Raphael SI. 1 Ctfr. Sanuto Vili, 370 s., Molmenti 326 s. e Bollett. ili. del 19" congress« eucaristico del 1* ottobre 1897, 342 s. ; cfr. 233 s. sulla processione in Vicenza. » D'Ancona I», 295. * Ckkizen ach I, 303 s. » Particolari presso Tacchi Venturi 191 s. » F. X. Kraus la fa risalire aU'attività dell'Ordlne francescano. Lit. Rundschau 1985, 9. Ofr. Stimmen aus Maria-Laach XXXIX, 45. " Altri parUcolari sotto lib. III. cap. Kl Cfr. anche Graus in Kirchent-ehmuck 1899. 28 s. e Brousou-e, L'art. la religion et la Renaissance, Paris 1910, 3lì7 ».