Comincia, dopo buoni inizi, il nepotismo. 349 assicurò essere sua ferma volontà di provvedere alla tranquillità d’Italia e alla unione della cristianità di fronte al pericolo turco ; in questo rispetto stargli sempre innanzi agli occhi quale fulgido esempio lo zio Calisto III.1 È ben fondata la congettura, che siavi stato un momento, in cui Alessandro pensasse di moderare il suo amore per i parenti e di corrispondere agli obblighi del suo alto ministero.2 ¡Ma i buoni propositi furono purtroppo di assai breve durata e solo troppo presto si manifestò l’affetto smodato per i ,suoi. Quello d’innalzare a durevole potenza la casa Borgia ottenne il dominio sopra tutti i suoi pensieri. Fin dal concistoro del 31 agosto, nel quale vennero rimunerati gli elettori, Alessandro conferì il vescovato di Valencia che rendeva 16,000 ducati a suo figlio Cesare Borgia, che aveva già ottenuto da Innocenzo Vili il vescovato di Pamplona.3 Nel medesimo concistoro egli creò cardinale di S. Susanna il nepote Juan, ch’era arcivescovo di Monreale.* In pari tempo furono allora in parte nominati e in parte confermati sei legati : Giuliano della Rovere per Avignone, Fregoso per la Carpania, Savelli per Spoleto, Orsini per la Marca, Sforza per Bologna e il Medici per il Patrimonio.5 1 * Relazione dell’inviato milanese (la Roma, £20 agosto 1492. Archivio di Stato in Milano. Nell’ottobre del 1493 Alessandro VI fece una mossa per opporsi al pericolo tuhco divenuto allora (vedi Hammer II, 305) assai allarmante ; ma tosto le condizioni in cui trovavasl l’Italia fecero passare la ‘osa in seconda linea. Cfr. i brevi del 20 ottobre 1493 a Giangaieazzo e a L. Moro (In ’NotlzenblaU 1856, p. 421) e a Ferdinando di Spagna (Orig. nella biblioteca nazionale di Parigi, Espag. 318, f. 1), In una * lettera, in data 19 ottobre 149i3 da Roma, circa le deliberazioni intorno alia questione •urea, A. iSforza riferisce che a tal uopo era stata già decisa l'imposizione di una decima. Archivio di Stato in Milano. 2 Gbegorovius, L. Borgia 46, il quale richiama l’attenzione sul fatto che Alessandro non fece venir subito Cesare a Roma. 3 II giorno di questo concistoro vien dato molto differentemente : Fraknói 1 v. sopra) e Hagen 24 danno il 30 agosto: Gbegobovius (VII3 312) il 1° settembre. In * Acta contisi 1489-1503 C*, f. 44 dell’A rchivio concistoriale si dice invece espressamente die veneris ultima Aug. 1492, con la quale data combinano il * documento di collazione del vescovato di Valencia stampato in App. u- 17 (Archivio segreto pontificio) e la* relazione di Boccaccio da Roma 31 agosto 1492 (A rchivio di Stato in Modena).® affatto falso Quanto asserisce il ¡Gbegorovius (Lucrezia Borgia 45), che il conferimento del vescovato di Valencia avvenne il 26 agosto. Secondo gli * Acta consist. Cesare ricevette allora in commenda anche il tnonasterium Vallisdegnae Cist. ord. Valent. dioec. ; con ciò si accorda * Regest. 772, f. lb. Archivio segreto Pontificio. Un * catalogo dei molti benefìci ecclesiastici ottenuti da Cesare fondato su fonti d’archivio è nel Cod. Barb. lat. 2451, f. ls., Biblioteca ' atleana. Numerose collazioni di altri benefici a Cesare presso Menotti, Documenti 20 ss. 4 Cfr. Ci aconiti 8 III, 167 ; Boglino 30-31 e Arch. d. Soc. Rwn. di st. patr. XXXVIII, 385. V. in App. n. 16 il »breve di nomina del 31 agosto 1492. Archi- vio segreto pontificio. 6 * Acta consist. Alex. VI. Pii III. Jul. II. Leon. X., f. 2b nell’A rchivio c°nclstoriale.