Libro III. Clemente VII. 1523-1534. Capitolo 13 b. faello da Montelupo trovarono impiego a Castel S. Angelo come cannonieri, furono da dirsi fortunati, chè agli altri toccò la sorte più dura. Il pittore Maturino morì di peste. Perino del Vaga, Marcantonio Raimondi, Giulio Clovio ed altri molti furono torturati e saccheggiati. Chi potè, cercò scampo nella fuga. La scuola di Raffaello andò completamente disciolta.1 Sebbene a partire dal 1530 con energia Clemente VII cercasse nuovamente di rilevare il mecenatismo artistico, il vero fiore della vita artistica era ormai bell’e andato. Ora venne tenuto in vario modo occupato special-mente Giovanni da Udine, artista di gran talento, che nel 1531 restaurò il mosaico dell’abside di S. Pietro e due anni dopo dipinse il cielo della sagrestia di S. Lorenzo a Firenze : gli vengono attribuite, certo a ragione, anche le vetrate della biblioteca Lauren-ziana.2 All’attività artistica di Sebastiano del Piombo fu fatale che Clemente VII gli conferisse nel 1531 il redditivo officio di piombatore : da allora quel pittore fornito di belle doti non dipinse quasi più che ritratti.8 Clemente VII rivolse sempre un interesse affatto particolare alla miniatura4 e specialmente per i libri corali della cappella Sistina egli fece eseguire molti lavori di questa specie,5 ma nei libri di conto, ohe però non si sono conservati completamente, non figura il più famoso maestro in questo campo, Giulio Clovio.6 Le calamità del tempo furono la causa principale che Clemente VII in fatto di architettura potesse mandare avanti solo il più necessario. Urgentissimi erano i lavori per la nuova fabbrica di S. Pietro ed uno dei primi atti di governo del papa fu d’istituire una commissione di 60 membri, la quale dovea principalmente vigilare perchè non si impiegassero per altri scopi i denari affluenti.7 Onde mettere insieme le somme occorrenti, al cui legittimo impiego Clemente VII teneva rigidamente,8 si usarono gli 1 iCfr. Müntz, Hist. Ili, 232 ; Reumont, III 2, 445 s ; Gbegobovius IV, 776 ; Graphische Kiimte 1883, 91. 2 Cfr. Arch, stor. dell’Arte I, 448 ; Gotti I, 170. s Vedi Crowk VI, 410 s. ; Reumont III, 2, 444. Ibid. e in Arch. stor. dell’Arte I, 450 s. anche su altri pittori di quel tempo. Su Mastro Andrea v. anche Rossi, Pasquinate 106 s. * Sul messale che si fece fare da cardinale (ora nel Museo delle stami» a Berlino) v. Repert für Kunst tcissensch. VII, 84. s Vedi Müntz, Biblioth. 73 s. e Haberl, Bausteine f. Musikgesch. II, 66. Cfr. Pasini-Frassoni, Armorial des Papes, Rome 1906, 34. s Ofr. KukuLJeviChSakciNski, Lehen des J. Clovio, 3“ ed., Agram 1868 ; Atti Mod. Ili, 259 s. : Bebtolotti, G. Clovio, Modena 1882 ; Brauley, G. Clovio, London 1891. t Bull. VI, 48 s. Una stampa contemporanea della bolla (in data 12 dicembre 1523) presso Tizio, * Hist. Senen. alla Biblioteca Ohigiana in Roma. 8 V. la * relazione di F. Gonzaga del 31 dicembre 1524 nell’A r c h i v i o Gonzaga in Mantova.