Atteggiamento di Adriano VI verso l’arte. 49 fece doni di cose antiche1 e che ad eccezione di uno, di cui teneva egli stesso la chiave, fece chiudere a muro tutti gli accessi a! Belvedere fino allora aperti a tutti.2 Pare che per Adriano sia rimasto un libro chiuso anche lo splendore dell’arte del rinascimento. Non si parlò più di proseguire le pitture nella sala di Costantino 3 e gli scolari di Raffaello dovettero cercare occupazione altrove.4 Non che Adriano fosse del tutto ignorante in cose d’arte,5 ma l’arte italiana del rinascimento non rispondeva al suo gusto nordico. Il suo ritratto egli se lo fece fare " da un pittore neerlandese, Jan Scorel.7 Del resto Adriano i I>esuwo questo dalla * relazione del Gabbioneta, 11 quale al 27 di luglio del 1523 riferisce di aver ringraziato il papa « per el dono delle Ima (fi ne marmoree » al che Adriano rispose : « Fecimus libenter et nientissime ». Il 29 ottobre Gabbioneta scrive : « Mando per doi garzioni del Furia la tavola mar-ìuorea, la qual donò i>apa Adriano». Archivio Gonzaga a Mantova, ffr. Gaye II. 155. - Cfr. la relazione veneziana presso Albèri 2* serie III, 114. 3 Quanto si facesse calcolo sicuro sul loro compimento risulta da una * lettera del Castiglione in data 20 dicembre 1521 nell’A r c h 1 v i o Gonzaga in Mantova. * Perciò il Vasari vede di cattivo occhio Adriano VI. Quando però egli (ed. Milanesi V, 456) racconta, che il papa abbia dichiarato la Cappella Sistina un bagno per nudi ed espressa l’intenzione di farla abbattere, basta il solo silenzio del Giovio ostile ad Adriano perchè tale notizia appaia molto sospetta. Poiché Okowe-Cavalcaseixe VI, 399 s. e Stein mann (Sixtin. Kapelle II, 235. 515) le prestano fede, io faccio anche osservare, che nessuno degli inviati narra •simile cosa. Gli agenti mantovani, che davano a vedere tanto interesse i«;r cose d'urte, certamente avrebbero riferito alla loro Corte un simile attentato, se so ne fosse avuta l'intenzione. Tutto ciò quindi è un favoleggiamento del Vasari o un’invenzione dei molti nemici del papa tedesco. * Pare che così creda il Müntz, Hist, de l'Art. Ili, 37. Anche nella sua Riti. du Vatican (14 egli dice falsamente Adriano ennemi des lettres et des livrea-, cfr. in proposito (Horn. d. lett. ital. IX, 453. 6 Albèri 2* serie III. 205. Un ritratto d’Adriano dello Scorei si trovi <'ra nella sala del senato all’università di Lovanio; un altro, preteso dello Scorei nel museo di Utrecht, cfr. Zeit sehr, für bild Kunst. XVIII, 51 ss. ; v. anche Moes, Iconogr. Botava, I. 4: Jahrb. der preuss. Kunstsanimi. I, 11)7 e la rivista Adler 1882, 26 citata a p. 24, 11. 4. Nel Kijks-Museum di Amsterdam s,,tto il n. 539 trovasi un ritratto grande al naturale di Adriano VI in tutto l’ornamento pontificale. Questa copia da un ritratto originale viene dal museo nazionale dell’Aia ; vedi Bredius. Catalog. d. Schilderijen in ket Hijks Mu-srum te Amsterdam, Amsterdam 1887, 68. Il ritratto donato dal papa al capitolo di Utrecht è riprodotto ln Burmann avanti la Vita del Morino. Il ritratto nella galleria di Napoli designato come Adriano VI rappresenta Clemente VII; vedi Wickoff iu Kunstgesehichtl. Anz. 1904, 98. Riproduce egregiamente i tratti nobili e inspiranti riverenza di Adriano una sua medaglia. Bell'esemplare nel gabinetto numismatico di Vienna. Sulle monete e medaglie d'Adriano vedi Cntjflu 89 s.; Höhj-er, Eine Münze Papst Hadrians VI., Nürnberg 1780 »’ Armand II, 114s.; III, 144, 198s. 7 Cfr. Hann. Heister Jan Scorel und das Obervellaeher, Altarbild, Klagen-r"rt 1888 ; Toman, Studien über J. Scorel, Leipzig 1889; Zeitschr, für bildende ^ unst XXI, 83 s.; Grävenitz, Deutsche in Rom 109; v. Jacksch, Die Scorel- Pa»TO' , Storia dei Papi, IV, 2. 4