Vita precedente di Adriano VI. 25 morì presto. L’eccellente madre, Geltrude, pose le basi alla profonda pietà del giovanetto fornito di belle qualità: essa si diede cura eziandio per una buona educazione e per la formazione scientifica /di dui affidandolo alla congregazione dei Fratelli della Vita comune1 fondata nei Paesi Bassi da Gerardo Groot. Secondo alcune notizie Adriano ne frequentò dapprima la scuola di Zwolle, secondo altre quella di Deventer. Le impressioni che egli ricevette, durarono per tutta la vita. Imparò a considerare la religione come base di ogni vera cultura e insieme acquistò amore ad occuparsi personalmente della scienza. La severa concezione della vita, l’alta idea del sacerdozio, l’orrore per ogni profanazione di ciò che è santo, l’amore allo studio della Bibbia e dei Padiri della Chiesa, che Adriano diede a vedere più tardi, tutto ciò egli dovette alla forza potentemente eccitatrice dei suoi primi maestri. A 17 anni nell’estate del 1476 il giovane d’Utrecht si inscrisse all’università di Lovanio,2 la quale, poco tocca dall’umanismo, godeva grande fama come scuola teologica. Dapprima egli studiò con segnalato successo per due anni la 'filosofia, poscia per dieci anni la teologia e il diritto canonico. Avendo così acquistato le più profonde cognizioni nella scolastica, ottenne una cattedra di filosofia nel collegio del Cinghiale, al quale aveva appartenuto al principio dei suoi studi. Nel 1490 egli ebbe la licenza, nel 1491 il grado di dottore in teologia.s Sebbene Adriano non fosse del tutto povero di casa e stesse in possesso di due piccoli benefici, i suoi mezzi tuttavia erano così limitati che la sua promozione fu possibile solo perchè aiutato dalla principessa Margherita, vedova di Carlo il polcro, nel pinnacolo del collegio da lui fondato a Lovanio e nel ritratto a olio del museo di Amsterdam. L'arma originale si trova al Paushui* a Utrecht. Poiché l'antica casa degli Schrevel oriunda d'Utrecht porta quest’arma e Adriano, solo 70 anni però dopo la morte, è detto flliun FlorentU Schrevelii Rouens, cosi l'autore del citato articolo propende a credere a una parentela con detta famiglia. >fa finora non si ha alcuna testimonianza contemporanea in cui Adriano porti il cognome Schrevel o Dedei : per lo pili egli è detto Adriaen de Trajeeto, Adriantin FlorentU de Trajeeto o, dopo la sua nomina a professore nel collegio del Cinghiale. ìfcenter Adriane int Vercken (cfr. E. v. Evex in StrHnag, d. selene, hist. 1856, 257 e l'articolo citato sotto della Dietnche Wa-ronde IX!*4, 388 s.). Egli poi si firma Adrien van Utrecht (cosi nella lettera del 26 giugno 1514 comunicata da G. Papesbroch al Bubmakn [144] ; ne trovai l’originale alla Biblioteca di Leida, Cod. 945) o Adrianus de Trajeeto: v- la lettera autografa all’abbate di S. Uberto nelle Ardenne in data di Bruxelles 21 giugno 1510 (Archivio Imperlale a Utrecht, Dom. 8. 645). 1 Su essi efr. Jaxssen-Pastob 119, 71 ss. 2 Rroscss. Sintagma rx. s Questi dati sono secondo E. v. Evex, Adrlaan FI or in: van Utrecht aan dr Hoogeaehool van Leuven (1476-1515) in Dietsche Warande X. S. II (1894), 3S6ss„ che usò fonti inedite dell’archivio civico di Lovanio. Per lo più il conseguimento dei gradi è messo agU anni 1401 e 1492.