728 tat.ein recipiendis et charitative tractandis non paruisse; yerum cum poenam propterea persolverint, vos studiose liortamur et rogamus, cum illis miseria, qui superstites sunt, clementius agere eisque dvitatem re-linquere velitis. Quod vestra erit dignuni virtute et serml Caesaris bollitati consentaneum, nobis vero, qui illuni populum vestrae dementine commendamus, stimine gratum. Dat. Romae etc. 23 julii 1527, a. -lc. Blosius. Archivio segreto pontificio, Arni. 39, voi. 47, n. 197. 119. Osservazioni sulle fonti più antiche per la storia elei Cappuccini e la critica del Boverio.1 Nella sua sostanziosa opera (I, 33 s.) il Boverio ha trattato dell'origine e della più antica storia dei Cappuccini con spiegabile interesse, ma in parte a danno della verità storica: la narrazione non è sempre imparziale coi Francescani, da parte dei quali naturalmente vennero forti risposte, specialmente dal Wadding (XVI, 209 ss.). La controversia è apprezzata senza pregiudizi dai Bollandisti (Acta Sunctor., Mail IV, 205 ss.), ove con calma si pesa il diritto relativo dell’antica e della nuova fondazione. Ivi fu anche resa accessibile in versione latina (283 ss.) un’ importante fonte nuova, la relazione di Griov. da Terranova (Capuccino dal 1532, -j- 1573)2. Poiché il Boverio non procede imparziale, bisogna avanti tutto rintracciare le sue fonti. Wad-dìng lia iniziato l’opera rilevando acutamente che il Boverio si servì d'un’edizione interpolata delle Croniche de’ frati minori di Marco da Lisbona, che uscì nel 1598 a Venezia (l’edizione da me usata è stampata fin dal 1597), ampliandola partigianescamente in un punto importante (contenuto del permesso orale di Clemente VII per Matteo da Bascio) a favore dei Cappuccini. Forse, conclude Waddino, l’ampliamento si trova nelle quattro cronache inedite, alle quali il Boverio appella come a sue fonti principali, ma che non sono ancora venute alla luce. 11 Boverio dice autori di queste cronache i vicarii generali dei Cappuccini ’ Marius a Forosarsinio’ e ’ Hieronymus a Monteflorum’ (eletto il primo nel 1567, l’altro nel 1575j ed i Cappuccini ’ Matthias Salodien-sis ’ (-j- 1611) e ’ Bernardinus a Collepetraeio’ che aveva visto anche il tempo di Matteo da Bascio e di Bernardino d’Asti. Una parte della cronaca di Ma^uus a Forosarsinio si trova a Venezia nel Museo Correr (Cicogna 551), delle altre tre cronache io potei servirmi nel- 1 Ofr. sopra p. 591 ss. 2 Purtroppo l'originale della cronaca è perduto : se ne conserva solo un estratto nella rara opera Historia sagra intitolata Mare Oceano di tutte le religioni del mondo da D. /Sti.vkstro Martjli o Maubolico, Messina 1613, 375 s. : Dell’origine et prìncipi della congregatione de’ padri Capuccini nella provincia della Marca di Calabria, cavato dagli scritti del P. Fr. Giovanni di Terra nova- li P. Edoardo d’Alencon ne prepara una nuova edizione.