Dieta di Spira (aprile 1529). paiono come del tutto interrotte le relazioni tra la Germania e la curia papale.1 Solamente nel 1529 ricominciò l’ordinaria rappresentanza ponía in Germania coll'invio alla dieta imperiale di Spira di Gian Tommaso Pico della Mirandola, un laico.- Ai 13 di aprile questo nobile fece la dichiarazione, che il papa era pronto ad aiutare ondo le forze i Tedeschi contro i Turchi, a lavorare per il ri->:;bilimento della pace nella cristianità ed a convocare poi nella prossima estate il concilio, ma essa non fece impressione alcuna sugli Stati.3 Nella discussione sulla deliberazione dietale si appa-1 ò quanto le condizioni si fossero straordinariamente cangiate a ivore della causa cattolica. Sebbene essa concedesse agli Stati lu-rani la conservazione della nuova forma di religione e di chiesa ( atro i loro territori! e non volesse che tolleranza per i cattolici ! vi tuttavia esistenti, pure ai 19 d’aprile protestarono in contrario l’elettore di Sassonia, Giorgio marchese di Brandenburg-Kulmbach, langravio Filippo d’Assia, i duchi Ernesto e Francesco di Lii-neburg e Wolfango principe di Anhalt. Ai 25 d’aprile i protestanti appellarono da tutte le lagnanze passate e future all’imperatore e al futuro concilio libero. Con ciò era sigillata la scissione religiosa della nazione tedesca.4 Due mesi dopo seguiva a Barcellona la conclusione d’una « pace completa » tra Carlo V e Clemente VII, Ila quale nel febbraio dell’anno seguente teneva dietro l’incontro ,;«i due capi della (cristianità a Bologna. In questa conferenza l’imperatore, che anche durante le confu-;oni passate non aveva perduto di vista la questione del concilio, ' ottenne che Clemente VII concedesse la convocazione di un conilio ecumenico qualora questo mezzo avesse a risultare necesario per vincere l’eresia e ristabilire l’unità ecclesiastica. L’imperatore sperava di ottenere in una dieta, che ai 21 di gennaio del 1530 aveva indetta da Bologna per l’8 aprile ad Augsburg, la provvisoria sottomissione dei nuovi credenti all’autorità ecclesia- ■“¡vrani, in data del 5 febbraio, e di un «breve del 26 febbraio ai Domenicani dAugsburg ad perseverandum adverxu* Lutheranos: ’altrettanto a quel concento di (S. Caterina in data del 27 febbraio e parimenti del 27 febbraio è un breve Bebrardo de Olici# mag. provine, per totani (fermaniatn ord. praed. 'iio rt ut ori um in re Lutlierana). Min. brev. 1526, voi. Ifi, n- 59, 118, 119, 122. r c h i v i o segreto pontificio. 1 Friedensbubg. Nun tini urberiehte I. XI-VII. 2 Raynald 1529, n. 15. Pjeper, Xuntiaturen IH». Per completare le notizie *nd date sul Rorario è importante un «breve di Clemente \ II al duca Knrico Brunswick da Viterbo 12 giugno 1528, che notifica 1 arrivo del Rorario. Archivio segreto pontificio. Arni. .’¡O, voi. 22, ». }77. 1 Xey, Oesch. dea Keichstags zu Speier ini Jalire 1529, Hamburg 18N0, 207 s. 4 •Iansskn-Pastoh III18, 153 ss. ' Cfr. iie Leva 111. Iti.