184 Libro III. Clemente VII. 1523-1534. Capitolo 2. anche l’incarico di trattare per l’incoronazione dell’imperatore e per la questione del concilio.1 Dopo ciò il legato partì da Parma il 2 luglio e s’imbarcò a Genova;2 ai 23 di agosto il papa poteva comunicare nel concistoro rapporti assai favorevoli del legato.3 In realtà però il cardinale era inferiore alla sua missione; egli si lasciò ammaliare da Carlo V e vedeva tutto nella luce più rosea.4 Anche il carteggio ufficiale tra l’imperatore ed il pontefice continuò per qualche tempo a svolgersi nelle espressioni più amichevoli ; si sorvolava il più possibile sulle controversie e si insisteva sui comuni interessi.6 Alla lunga però non era possibile d’ingannarsi a vicenda. Ad onta di tutte le assicurazioni di amicizia dovevasi venire a rottura senz’altro perchè sempre più imponevasi al papa la cognizione, che gli arroganti marescialli di Carlo V non pensavano ad adempiere gli obblighi della convenzione dell’aprile, che anzi vi contravvenivano direttamente in più modi. Invece di ritirare le truppe imperiali dallo Stato della Chiesa, furono posti nel territorio nuovi presidii, che dissanguavano e devastavano il paese. Il Lannoy prometteva bensì ogni giorno al papa che la restituzione di Reggio e Rubbiera sarebbe avvenuta tosto che i Fiorentini avessero pagato per intero i 100000 ducati, ma in segreto aveva già assicurato al duca Alfonso di Ferrara il possesso di quelle città. Lo stesso Lannoy consigliò espressamente l’imperatore a non convalidare le clausole addizionali del trattato dell’aprile. Carlo V aderì a questo consiglio ; in conseguenza vennero rigettati e rimasero inadempiuti la restituzione delle città di Reggio e Rubbiera, in cui Clemente VII scor- Firenze. Vedi anche la lettera del cardinal Salviati del 17 giugno 1525 edita in Due lettere inedite (lei card. O. Salviati, Vicenza 1878 (per nozze). i Sanitto XXXIX, 101. I * pieni poteri di (legato pel cardinal Salviati, Dat. ] toma e 1525 III Non- ilaii .4° 2° in Regext. 1)39. f. 1-13. Archivio segreto pontificio. - Cfr. Pieper, Nuntiatuven 69. * G. de’ Medici riferisce il 26 luglio 1525 essere il Salviati giunto a Marsiglia senz’aver trovato neanche un impaccio da parte dei Francesi. Archivio di Stato in Firenze. a Come Clemente VII partecipava nel concistoro dea 23 agosto, il Salviati informò che l’imperatore il’aveva ammesso come legato, accolto amichevolmente, che tutto (propendeva per una pace universale, che il (papa era tenuto In considerazione presso Carlo : * « itaque ex omnibus locis bene sperandum esse ». * Acta consist. del vicecancelliere. Archivio concistoriale e Archivio segreto pontificio. •» Si confrontino ambedue le relazioni di questo vanitoso da Alcalá in data del 22 settembre e da Toledo in data del 3 ottobre 1525 presso Molisi I. 191-199. Sul disegno di far accompagnare il cardinale dal Machiavelli vedi Desjardins II, 840-841. » Vedi le lettere impali in data 7 maggio, 15. 19, 22 giugno. 4 luglio e 13 novembre 1525 presso Balan, AI on. saec. XTI. 137 s., 154 s., 156 s., 157 s., 159 s., 162 s., 179 s. e le lettere di Carlo ibid. 345 s., 347 s., 350 s. Cfr. Ehses, Cornil. IV, xxm, n. 2.