I confidenti neerlandesi di Adriano VI. 53 procuratore di Carlo V a Roma. Nel suo carattere Enkevoirt aveva molti tratti di parentela col papa : anch’egli possedeva caldo amore di patria, pietà genuina, conscienziosità e liberalità.1 Uno dei primi atti di Adriano VI fu di affidare l’importantissimo ufficio di datario a questo vecchio, esperimentato amico, - che conosceva adeguatamente le condizioni di Roma.3 Già prima l’Enkevoirt era stato qualificato come la metà del cuore e dell’anima di Adriano ; * con zelo, che spesso andò al di là del lecito, egli si sforzò a mantenere il suo posto di primo e principale consigliere del papa.5 Oltre all’Enkevoirt erano molto intimi del papa Teodorico van Heeze, Giovanni Winkler e Giovanni Ingenwinkel. Quest’ultimo, figlio d’un renano meridionale, era un uomo molto abile, che seppe conservarsi in posto e in fiducia sotto Clemente VII e morì datario del secondo papa mediceo.8 Giovanni Winkler proveniva da Augsburg: già sotto Leone X era diventato notaio della Rota e morì ricco e autorevole prelato al principio del pontificato di Paolo III. 7 Se Winkler come Ingenwinkel talvolta più del lecito provvidero con benefizi al proprio vantaggio, Dirk (Teodorico) van Heeze invece fu una persona disinteressata, assolutamente nobile. Da principio amico di Erasmo, Heeze più tardi non si mise nella via in parte piuttosto pericolosa di questo grande erudito, ma seguì decisamente la corrente, che mirava a una riforma rigorosamente 1 La letteratura vecchia su Enkevoirt presso Hi'BMAN.v 4-4 ss. (,'fr. inoltre ! importante articolo di Roijaakds. hard. Villem r. Enkevoirt in Archief v. kirkelijke gcnchied. IX (1838), 119-231 sfuggito a Höfleb e Schimidli.v, e 1’. Hauptmajw in Archiv, di Bonn. IV (1892), 37, 64s. ; 96s. V. inoltre Uruenta Leoni» X., n. 8285, 8303, 17716; Lift, confrat. de Anima 20; Zeit»chr. di Piene fase. 7-9, 417; Gbäventtz, Deutsche in Rom 130s.; iSchuxte, Funger passim; »ehr. de» Aachener Oe»chiet»verein» XVIII, 320s.; XIX 2, 110; Kalkoff, Dumont, Oe»ch. der Pfarreien der End Köln XXIV, Köln 1885, 335; Zelt-*'hr. de» Aachener Oe»chiet»verein» XVIII, 320 s.; XIX 2, 110 ; Kalkoff, Ateander 65, n. 1; Paquier, Aléandre 285; de Waal, Campo Santo 101; I’e-ti.nbgg, Urk. de» Deutschen Orden» Oflß; Archief. v. Haarlem XI, xm ; Pericoli, 8. Maria d. Consolaz. 119. 2 Amicu» meu» antiquu» et praecipuM lo dice Adriano in un breve del P febbraio 1522. Sanuto XXXIII, 79. 3 In una * lettera del 27 agosto 1522 (Archivio dì Statoin Firenze). G. de’ Medici annuncia l’imminente nomina dell’Enkevoirt a datarlo, che Manuel aveva raccomandata fin dall’ll gennaio 1522 (Gaoiiard. Corre»pond. 8). * Coreuti et animar dimidium. Aleandro a Enkevoirt; Mai, Spicil. II, 235. 8 Cfr. sotto, capitolo 2. « Schulte I. 231. ~ Su Vinkler cfr. Bebgejìroth II, 490, 502; Kalkoff, Aleander 202, n. 1. G M. della Porta in una »lettera del 23 settembre 1522 Archivio di Stato in Firenze annuncia, che Adriano ha nominato «referendario Giovan \ inde b e che questi ha influenza. In una * relazione da Koma del 22 luglio 1534 al marchese di Mantova Peregrino menziona la morte di « Giovanni \ lncleer » come avvenuta il giorno prima; VInckler avrebbe lasciato molti benefizi e 2000 ducati di patrimonio. Archivio Gonzaga in Mantova.