358 Libro III. Clemente VII. 1523-1534. Capitolo 7. in cui trovavansi le cose, qualsiasi collazione del ducato a un altro che non fosse Francesco Sforza doveva scatenare immediatamente una nuova guerra in Italia.1 Fu pertanto una fortuna che Carlo prestasse ascolto alle rimostranze del papa, del Gattinara, e di Contarmi e concedesse allo Sforza di presentarsi a Bologna per giustificarsi. Sforza ebbe la sua prima udienza presso l’imperatore il 23 novembre 1529 comportandosi così abilmente, che il papa riuscì a far cambiare completamente d’idea Carlo : già ai 3 di dicembre era deciso in linea di principio che si desse l’investitura di Milano allo Sforza.s Il governo veneto, il quale fin dal 10 novembre aveva dato al Contarini i pieni poteri per restituire al papa Ravenna e Cervia, 1 ora si dichiarò pronto pure a sgombrare le città d’Apulia rifiutandosi però da principio di entrare nella lega difensiva italiana desiderata daH’imperatore. Ai 26 di novembre il senato decise di cedere anche su questo punto nella speranza che Carlo ridurrebbe poi le sue pretese di denaro da Venezia e Milano. Dietro le osservazioni del Contarini l’imperatore acconsentì a una notevole riduzione dell’indennizzo di guerra che Venezia doveva pagare, esigendo invece anche in seguito dallo Sforza, insieme a enormi somme di denaro, i castelli di Milano e di Como come pegni per il pagamento. Il 12 dicembre arrivò una staffetta veneziana coll’istruzione al Contarini di soddisfare i desiderii di Carlo.4 II papa RICH, Contarini 186. 15)2: db Tata II, 573: Davari in (7ioni. Ligu*t. 1890, 4G1 secondo documenti dell’Archivio Gonzaga in Mantova. Il marchese di Mantova era venuto a Bologna il 20 novembre. Vedi il * Diarium <1! Blasiis i>k Maktinei.lis in Cod. Rari). NXXV. 45 (ora Lui. 2801) della Biblioteca Vati e n n a . i Niccolò da Ponti, Maneggio 183-184. a Romano, Cronaca 139. 140, 152. * Dia ri uni di Blasiur db Mabti.nbi.iis loc. cit. Niccolò da Ponte, Maneggio 179 189. 192. 199 s., 212 ss. Ofr. Sarti to IjIT, 304. 332 s. ; Oiom. Lignnt. 1891. 101: Bardi. Carlo 1’ 33 s. 8 Niccolo da Ponte, Maneggio 171 s. : ofr. Romani?; V, 465 ss. ; de Leva II. 585 s. Anche a Bologna Contarini s'era più volte, ma sempre affatto invano, dato attorno per indurre il papa a rinunziare alla restituzione delle cittil : vedi Dittrich. Contarini 181 s. Ili data 14 novembre 1529 Clemente VII ringraziò Venezia per l’avvenuta restituzione e promise la sua mediazione presso l'imperatore per la pace. Il breve è stampato in Pasolini. Documenti riguarii. antiche reta;, fra Venezia e Hai cuna. Imola 1881. 108-109; cfr. Libri com. VI. 208 s. Gli * Adii eonstist. del vicecancelliere sotto il 15 novembre 1529 segnano : * « Itern relatmn fuit, Venetos velie restituere terras ecclesiae ut puta Cerviam et Ravennani per eos occupata» ». Archivio concistoriale e Archivio segreto pontificio. Del 21 gennaio 1530 è 1’* ordine di Clemente VII Leonello Pio ¡traesti(U nti Romandiolae di prendere in custodia fino a ulteriori istruzioni Ravenuti e Cervia 'colla cittadella. Min. hrer. 1530. voi. 27. n. 23 nel-l’A re bivio segreto pontificio. * Ofr. Dittrich, Contarini 193 ss. Como e Milano dovevano consegnarci in mano d’uno spagnolo, che il papa aveva da scegliere fra cinque presentati dall’imperatore; vedi Casale presso Moli ni II. 265.