372 Libro III. Clemente VII. 1528-1534. Capitolo 8. nente dottrina perchè ivi operi con mitezza e rigore sui favoreggiatori dell’eresia.1 Clemente seguì il consiglio qui espresso. Non era facile trovare una persona adatta per la legazione germanica : la scelta del papa cadde finalmente sul Cardinal Campegio, che veniva considerato abile diplomatico e buon conoscitore delle cose tedesche : di sentimenti rigidamente ecclesiastici, egli era tuttavia profondamente convinto della necessità di radicali riforme. Alla fine di dicembre del 1523 Clemente decise di mandare nunzio in Germania, come precursore del Campegio per preparargli la strada, il proprio camerlengo Girolamo Rorario.2 Allo scopo di informare il legato germanico, Aleandro compose un memoriale sulle misure da prendersi nell’affare di Lutero. In esso si fa risaltare con energia, che il legato e chi l’accompagna debbono distinguersi per buona fama e coscienziosa osservanza dei precetti e consuetudini della Chiesa. Egli faccia uso moderato e prudente delle sue facoltà, conferisca tutti i benefizi solo a persone buone, dotte e indigene, si contenga con somma modestia, amabilità, serietà e dignità, più di tutto con grande prudenza, non scenda a dispute sopra verità dogmatiche, sia istruito a fondo sulle questioni controverse e tragga i suoi argomenti più dalla Sacra Scrittura e dai Padri che dalla scolastica odiata in Germania e si guardi specialmente da sofismi e paradossi. L’Aleandro tratta molto in particolare i gravamìna della nazione tedesca, che dichiara giustificati solo in parte; per questi ultimi deve promettersi rimedio, ma va elevata lagnanza contro l’offesa recata alla Santa Sede colla forma di essi. Si danno minuti consigli per la confutazione dei gravamina infondati e altrettanto circa il trattare coi vescovi e i Mendicanti. A nessun costo il legato mostri a chicchessia le sue istruzioni perchè non gli avvenga come al Chieregati in Norimberga. Egli non prometta nè rigetti il concilio e, richiamando l’attenzione sulle difficoltà che stanno in contrario, accenni che frattanto dovrebbero applicarsi le leggi contro l’eresia. Aleandro cerca di confutare in dettaglio le accuse elevate contro le annate per dare alla fine una volta ancora consigli sul contegno del nunzio. Questi non si comporti in modo altezzoso e violento, nè da timido, ma sia coraggioso e prudente, eviti egli e tutto il suo personale ogni ragione di scandalo o urto, si adatti per quanto è possibile agli usi di Germania e riconosca imparzialmente il bene ivi esistente. 1 * Cod. Vatic. 4896. f. 218 «s. nella Blbliot.e?a Vatican«. Iistiratt i pivsso Dittrich, Kalh. Reform. 359 s. - Kalan, Hon. rcf. 136-140. Nuntiaturberichte aus Deutschland I, xt.vi. Pieper, Nuntiaturen 88s. Reichstagsakten IV, 476. n. 2. Ofr. Bauer, Anfang* Ferdinands I. 221. 3 Döixingeb. Beitrage III, 243-267. Circa il tempo in cut fu composto 11 parere, vedi Dittrich, Kath. Ref. 361; icifr. Rcichstagsakten IV. 471.