348 Libro III. Clemente VII. 1523-1534. Capitolo 7. suoi precedenti rapporti colla Santa Sede e conservare i suoi privilegi; fin dalla sera delPll settembre il cardinale del Monte prendeva in nome del papa possesso della città.1 La speranza dei Fiorentini che la guerra si concentrerebbe attorno Perugia, non fu con ciò che delusa ed anzi la guerra ora si trasportò intieramente nel loro territorio. Andò pure fallito il tentativo dei Fiorentini di trattenere l’Orange a mezzo di negoziati. Poiché Malatesta, non curandosi di difendere le città fiorentine di confine, era andato a Montevarchi, le truppe imperiali trovarono poca resistenza e in breve tempo andarono perdute per i Fiorentini Cortona, Castiglion Fiorentino e da ultimo anche Arezzo. L’ulteriore avanzata dell’Orange nella valle dell’Arno avvenne molto lentamente, così che agli abitanti di Firenze rimase tempo per mettersi in istato di difesa.2 Nacque il sospetto che l’Orange meditasse di agire non per il papa, ma per se stesso, però non è dato di addurre alcuna prova sufficiente e la ragione dell’indugio fu un’altra. Come appare dalle lettere di Carlo V all’Orange, la lenta avanzata contro Firenze avvenne per espresso desiderio dell’imperatore, che allora intendeva di arrivare in qualsiasi modo possibile a un componimento tra il papa e i Fiorentini. Solo nel caso che ciò dovesse completamente fallire, Carlo voleva, onde non perdere l’amicizia del papa, che la spedizione andasse innanzi.3 La marcia 1 Colle relazioni contemporanee in Sanuto LI, 386 ss., 463, 494. 508. 542. 559, 562 ss. vedi specialmente Bontempi, Ricordi 335 s. ecì anche il * Dinrio (li Codnelio dk Fine alla Nazionale il i Parisi. Qfr. inoltre Vkrmiguoij. Vita di Malatesta IV lì a gl ioni, Perugia 1839. 66 s., xxxixss. : Fabretti. Capitani venturieri IV, 77, 113 s. e Documenti 528 ss. ; 541 ss., Pellini III. 499 ss. : Fontana. Remila I, 451 s. : Robert 300 e Lett. et Docuni. 339, s. Sulle devastazioni della guerra vedi il * Diario di Cornelio de Fine alla Nazionale di Parigi. Il ‘monitorio contro il Malatesta in data di Roma 15251 (senza il giorno) in * Regest. 1437, f. 314-318 dell’A rchivio segreto p o n 11f i -ciò. lbid. in Lettere di principi VI, f. 65 una * lettera dell'Orange al pai1« dell’ll settembre 1529, in cui prega che si ratifichi il patto con Malatesta Ba-glioni. Clemente concesse subito la ratifica ; vedi il * breve di ringraziameli' all’Orange del 13 settembre 1529 in Min. brev. 1529. voi. 2-i, ». 2.}7 : cfr. in ■voi. 26, n, 378, 379 e 380 i * brevi, datati parimenti dal 13 settembre, a Perugia, Malatesta Baglione e al Cardinal del Monte. 2 Lavorandovisi giorno e notte : vedi la relazione Capello del 24 settembre 1529 presso Albèri, Relazioni 2* serie I, 221. 3 Vedi le importanti lettere di Carlo V all’Orange presso Bardi. Cari« ' 56 ss., 64 ss. Giil avanti la pubblicazione di questi documenti, sulla base delle relazioni senesi presso Fossati-Falletti, Assedio II, 21. 42, 55, 76, il Pebben» III, 266 respingeva il sospetto che l’Orange abbia mirato a scopi persona.i-cfr. inoltre Robert 315 s. Carlo V incaricò anche i suoi oratori a Roma di lavorare presso il papa per un componimento con Firenze dichiarandosi pronto a indennizzare il duca Alessandro con una parte del ducato di Milano, 'e< Despaeho que <1 Emperador Carlos l mandò cuciihir ù sus Embajadoi'« 1,1 Roma, para que procuraseli arreglar con Su Santidad los asuntos de Mila" ! Fiorendo. Piatendo, 1 Octubre de 1529. Pubbl. da G. de Leva. Padova 18->* (per nozze).