Documenti inediti e comunicazioni d’avchivii. N. 3. 611 Con esame più accurato si trova il sorprendente e interessante risultato, che queste correzioni furono fatte tutte solo per la stampa e che precisamente parecchie di quelle frasi pagane, di cui s'è fatto grave colpa al papa mediceo, vennero solo più tardi interpolate nel codice vaticano per la stampa. In molti passi si sostituirono con pagane delle espressioni che suonavano Iroppo cristiane. Così in I 5 originariamente c'era quod avertat Deus, che dapprima fu corretto in quod Bruii Opt. max. prohibeat, poi ancora in quod Deus amen obruat, come si legge nella stampa. I 24 l’indirizzo me nia libas murai. Florentiae è corretto in sacris virginibus. La medesima meticolosa correzione anche altrove. II 20 l'indirizzo originale Alberto ordinis b. Marine Theuton, magno magistro è corretto in ordinis Marianor. (nella stampa veneta : soeiet. Mar.). Ili 21 invece eli aura Zcphyri coelestis tante volte citato come prova per la penetrazione del paganesimo nella cancelleria papale, stava in origine aura s. spiritati, che è cancellato. Ili 22 invece di ipsorum phano praefecti originariamente leggevasi ecclesiae dir. Andrea,e rectori. V 1 cardinalium crcationcm è mutato in comitia. V 19 invece di huius imperii in origine stava reipublicae chri-stianae. VI 25 Solymanum tyrannum è mutato in regem. Veramente minuscola, ma caratteristica è qui anche la correzione dei fratrum nostro-rum &. R. E. cardino Unni in fratrum meorum E. R. cardinalium. L’omissione di sanctus anche altrove, per es. X 1. IX 4 optimi catholicique principis è mutato in opt. prudentissi-mique. X 53 nostrae custodia# è corretto in praetorianorum militum (nella stampa veneta: praet. equitum). XII 24 cliristiani nomini# hostibus è corretto in liostibus nostris. XIV 23 Xisti cardKl cius ecclesiae è corretto in phani1. Quasi ovunque il piaralis maiest. è cambiato nella semplice prima forma: così sempre mihi invece di nobis. Le lunghe titolature sono spesso ridotte ai puri nomi coll'aggiunta rlell’attributo principale, proposizioni lunghe riprodotte in forma più breve; alcuni periodetti sono lasciati. Finalmente il calendario cristiano è sempre cambiato nel romano. Quanto al contenuto però nulla di sostanziale è cambiato. Quanto grandi siano i cambiamenti formali nelle due redazioni del Codic. Vatic. e quale differenza, però soltanto sotto il rispetto formale, corra cogli originali può rendere perspicuo il seguente esempio: 1 In X 44 e XI 11 invece « phanum » sta già nella prima redazione. Cosi in XII 24 « a diis immortalibug » e XIII 32 « Deorum iitnmortalium » e Vili 17 « deam », mentre qui Beni. S. il aria e in porticu diac. card, è corretto in Bem. Bibienae card.