Documenti inediti o comunicazioni d’archivii. N. 128-129, a. 1530. 737 il collegio sarà in la negativa parendo elle portava troppo grande alteratione alle cose della fede a consentir alle dimande che si fanno, ma si cercarà di trovare qualche altro expediente per aquietare Panimi loro al meglio si potrà con concessioni non tanto prejudiciali conio seriano queste. Orig. nell’Archivio Gonzaga in Mantova. 129. Francesco Gonzaga a Federigo Gonzaga, duca di Mantova.1 Roma, 19 ottobre 1530. L’imperatore per queste lettere de IIII che sono venute ultimamente fa instantia al papa che se resolva de la intentione sua circa l’impresa contra Lutlierani et che parimente contribuisca de denari alla spesa che occorrerà havendosi a fare la impresa contra essi, persuadendosi S. Mtà che S. Stik liabbia da essere conforme alla voluntà sua in fare la guerra a detti Lutlierani. Così questi oratori de Spagna et Hungaria stimulano molto S. Su per l’una e l’altra cosa. Ella sta suspesa sopra la resolutione che habbia a fare, perchè li pare che undique sint angustiae e far questa guerra al presente non si sa come la sia cosa bene intesa, che oltre la gran spesa che gli occorrerà sera uno incendere maggiormente la voluntà del Turco contro christianità et a farne la impresa. Et essi Lutherani faranno tutte le opere che potranno per tirarlo al soccorso loro, depingendoli la facilità che esso Turco haverà de eseguire lo intento suo de venire contra Cliri-stiani havendo loro per compagni et per complici in questa impresa. Da laltro canto a lassare che non si faccia dimostratone contra essi Lutherani essendo seguito quello che è in Augusta et havendo fatto lo imperre tanta bravura come fece nel partire del duca di Sassonia, de là serà tm perdere de riputatione, et le cose cattoliche si diminuiranno di sorte che poi se li vorrà dare rimedio e ¡non si potrà, tanto più che hora si pensa che questa maledetta setta Lutherana si andrà augumentando, già che è anichilato quel rispetto che si havea allo imperatore, et reuscita in nulla la speranza et la espettatione in che si stava che S. Mtà havesse a fare qualche bona resolutione in questa sua dieta. Il papa ha fatto recercare a Venetiani il parer loro in questa materia per il loro ambassatore quale ha scritto, ma anchor non c’è la resposta. Ben esso ambassre iudica per quello chel sa dell’animo de quel dominio, chel consiglio suo serà che si fuga la guerra più che si può, et che a questi tempi, che si veddeno de che sorte siano li preparamenti che fa il Turco per la guerra, sia molto mal a proposito a suscitare questi fuochi, quali potranno portare tanto incendio a tutta Christianità, che mal beato chi se gli incappa rà, 'et dice quello che in effetto a me anchora par vero, cliel dritto era a i Ofr. sopra D. 393 s. Pastor, Storia dei Papi. IV, 2. 47