318 Libro III. Clemente VII. 1523 1534. Capitolo 6. verso di perdere l’aiuto di Venezia, Ferrara e Firenze e che piuttosto di rinunciare a questi alleati a lei indispensabili, la Francia sacrificherebe l’aiuto del papa e dell’Inghilterra.1 L’arroganza dei Francesi crebbe in seguito alle notizie dei successi di Lautrec. Alla fine d’aprile il cancelliere di Francia fece sapere al Pucci che il suo re insisteva sul punto, che il papa si dichiarasse immediatamente. Salviati rispose, che il suo signore lo farebbe solo nel caso che venissero consegnate subito Ravenna e Cervia, e dopo la guerra Modena e Reggio.2 Per l’atteggiamento fermo dei rappresentanti del papa finalmente alla corte francese si capì, che bisognava fare qualche cosa almeno quanto a Ravenna e Cervia. Si fecero pertanto serie rimostranze a Venezia,3 ma nello stesso tempo si offese gravemente il papa stringendosi in modo intimo con Ferrara cotanto odiata da Clemente : Renata, figlia di Luigi XII, venne destinata a moglie di Ercole principe ereditario dii Ferrara.4 Le rimostranze francesi presso il governo veneto5 risultarono del tutto infruttuose e Contarini dovette continuare ad arrabattarsi per giustificare quel latrocinio. Il papa però, per quanto nel resto fosse solito a tentennare, rimase in questa questione fermo e immutabile. Come prima, dichiarò ancora essere impossibile unirsi colla lega fino a che Venezlia e Ferrara lo defraudassero del suo legittimo possesso. Il Contarini credette di notare che sebbene temesse la grandezza dell’imperatore e avesse poca fiducia in lui, pure Clemente si avvicinasse a Carlo.6 Tuttavia un passo in questo senso avvenne solo dopo caduto il dado sul teatro della guerra napoletana. La vittoria del 28 aprile aveva annientato la flotta imperiale, mentre dal 10 giugno delle galere veneziane bloccavano completamente Napoli anche dalla parte del mare. Nella grande città si venne a mancare delle cose più necessarie.7 Col crescere poi del calore estivo comparve un nuovo nemico, con cui ebbero da lottare gli assediati, ma anche gli as- 1 Cf. la lettera (lei Cardinal 'Salviati a Iacopo Salviati del 4 aprile 152S presso Ehses. Dokumente 257. 2 * Lettera del Cardinal Salviati a Iacopo 'Salviati del 5 maggio 1528. Nunziatura di Francia 1, f. 201 ss. Archivio segreto pontificio. » C'ir, la * lettera del Cardinal Salviati a Iacopo Salviati del 25 maggio 1528. Ibid. I, f. 223 ss. Archivio segreto pontificio. * Vedi Sanuto XLVIII, 219, 200 ss. ; Decrue, itontmorency 128 s. : Hist. Zcitschrift XXV, 132 s. ; Fontana, Renata I, 45 s., 50 ss. ; cfr. Lettere di principi III, 22. » Cfr. in proposito la ‘relazione dell’inviato francese in Venezia. J. de Langeae, a demente VII in data dì Venezia 25 giugno 1528. Lettere di principi F, f. 186, Archivio segreto pontificio. » Dittrich, Contarini 136-137. Sull'atteggiamento del papa relativamente all"accettazione della ehinea vedi la relazione del Contarini in Sanuto XLVIII. 402; cfr. anche 382; Fossati-Faixetti 39-41 e Lett. d. princ. Ili, 29bss., 3-. t Sanuto XLVIII, 161, 174.