134 Libro II. Adriano VI. 1522-1523. Capitolo 3 b. traversava la città in abito pontificale: ne tornò molto stanco in Vaticano.1 La cavalcata sotto il cocente sole d’agosto e un raffreddamento, più ancora le eccitazioni dello spirito, gettarono infermo a letto quasi subito dopo questa solennità il papa, il cui stato di salute da lunga pezza non era il migliore.2 La lotta dei partiti francese e imperiale l’aveva tenuto in continua agitazione; ora, che era avvenuta la decisione, egli cadde fiaccato.3 Gli pesava gravemente sull’animo Tessersi visto obbligato, malgrado il suo amore alla pace, a partecipare alla guerra, sebbene solo in legittima difesa contro il disturbatore della pace della cristianità.4 Per quanto la loro gioia fosse grande, pure all’imperatore5 e ai suoi aderenti non sembrava utile una mera lega difensiva. Essi speravano di riuscire a determinare Adriano ad entrare in una alleanza offensiva contro Francesco I, ma le condizioni del pontefice resero avanti tutto impossibile ogni trattativa poiché vennero sospese tutte le udienze6 ed essendo caduto ammalato anche il datario Enkevoirt, per un po’ di tempo gli affari riposarono. Faceva un caldo addirittura intollerabile, in conseguenza del quale molti, fra gli altri anche il Cardinal Grimani, si ammalarono gravemente.7 Circa le condizioni del papa correva voce che si trattasse d’una infreddatura, che prima al collo, poi l’aveva colpito ai reni.8 1 Quanto sopra è secondo la diffusa * relazione del Gabbioneta in data 5 agosto 1523 nell’A rehivào Gonzaga in Mantova'. Cfr. anche la * lettera degli inviati fiorentini per l’obbedienza del 5 agosto 1523 nell’A r c h i v i o di Stato in Firenze e Negri in Lett. d. prino. I, 116. 2 Egli stava indisposto già alla metà di luglio a causa del grande calore; v. * lettere di li. Ciati del 13 e 19 luglio 1523 nell’Archivio di Stato in Modena. s Con Bergenroth II, n. 594 cfr. la * lettera di Gabbioneta del 7 agosto 1523 nell’A rchivio Gonzaga in Mantovae Jovius, Vita Adriani VI. * Vedi Hòfi.er 526. ® Colla lettera di Carlo citata da Gachard, Corresp. i.xvi cfr. anche la * lettera del medesimo al Lannoy da Burgos 1 settembre 1523 nell’A rchivio di iStato in Bruxelles, Corresp. de Charles V. s * Tutti li aditi sono preclusi, scrive Gabbioneta ai 10 d’agosto del 1523 < A rchivio Gonzaga in Mantova). V. anche la * relazione degli inviati fiorentini per l’obbedienza dell’ll agosto citata sotto a n. 8. 7 * « E1 cardi. Grimani Ita la febre ie (se dubita asai di lui » perchè è debole e a causa dell’« extremo caldo et quodamodo insuportabile che fa adesso in Koma, quale è tanto che non gli è memoria che mai el fosse simile et per questo infiniti caschano amalati. La peste va pur picigando, ma non fa molto danno ». Gabbioneta ai 10 di agosto del 1523. Cfr. pure la * lettera del medesimo in data 12 agosto nell’Archivio Gonzaga in Mantova e Sanuto XXXIV, 363, 371, 378, 385. * « Molti se amalano et moreno et gli caldi sono excessivi da pochi dì in qua », scrive G. M. della Porta il 10 d’agosto 1523. Archivio di Stato in Firenze. s .Cfr. Ortiz presso Burmann 216. Gli Inviati fiorentini per l’obbedienza addi 10 agosto 1523 riferiscono : * « N. iS. è stato indisposto 4 giorni d’un