Azione del Lautrec contro gli imperiali. 311 A questo procedimento avranno incoraggiato il re francese i successi del Lautrec, che finalmente ai 10 gennaio del 1528 aveva lasciato Bologna e s’era avanzato col suo esercito verso Napoli per ìa strada di Romagna. Ora Clemente ritornò in possesso d’Imola e più tardi anche di Rimini.1 L’esercito francese passò addì 10 febbraio il Tronto penetrando nel regno Napolitano. A Roma come da per tutto nei circoli pontifici collegavasi a questa azione dei Francesi la speranza che finalmente l’eterna città sarebbe liberata dalla terribile piaga dei lanzichenecchi.2 Lautrec dava per tutti i lati l'assicurazione che colla conquista di Napoli voleva liberare lo Stato della Chiesa e poiché tutta la sua azione si sarebbe compiuta soltanto nell’interesse del papa, egli di nuovo pregò istantemente perchè Clemente tornasse ora ad accedere alla lega.3 Da principio gli imperiali non avevano temuto Lautrec,4 ma adesso riconobbero il pericolo che li minacciava, poiché, se non si riusciva a indurre l’armata a partire da Roma, Napoli priva di truppe cadeva senza colpo ferire nelle mani del nemico.® Filiberto d’Orange, che dal gennaio teneva il comando, Bemelberg e Vasto trattarono colle truppe sediziose. In tutti i modi si mise insieme denaro6 ed anche Clemente dovette contribuire con 40000 ducati.7 Così finalmente addì 17 di febbraio del 1528 si 1 Quando Lautrec giunse (11 gennaio) a Imola. Giovanni da Passatello gli cedette tosto la fortezza. Saluto XLVI. 478. Più difficilmente corsero le cose a Itimini (vedi ibid. 514, 017 s.; Guicciardini XVIII, 5; Balan, Boschetti II, App. 52-53 e la * relazione di G. 'M. della Porta da Orvieto li) maggio 1528 (nell’Archivio di Stato in Firenze), che il papa riebbe soltanto nel giugno: vedi Sanuto XLVIII, 132 ss. ; Ykiabte, Rimini 360; Adimabi, Sito Ri-minese (Brescia 1616) II, 59; Balan, Clemente VII 89. 2 Ofr. Omoht, Suite» du Sne de Rome 32 ss. e la relazione veramente esagerata in Fossati-Falletti 44. Con quanta letizia il Cardinal Ridolfi salutasse fin dall’ottobre 1527 la comparsa del Lautrec, risulta dalla sua lettera in J¡61. d'archèol. XVI, 417. 3 Ofr. le ‘lettere dei cardinali Xumai e B. Accolti in data d'Ancona 28 e 29 gennaio 1528 a Clemente VII. Lettere di principi V, f. 75 ss. Archivio * e greto pontificio. 1 Ciò risulta da lettere intercettate di Lope Hurtado de Mendoza appo Sascto XLVI, 584. 5 Vedi Sanuto XLVI, 648. 6 Cfr. Schulz, Sacco 106. 7 Lautrec fece lagni per questi pagamenti : vedi Guicciardini XVIII, 6. Furono pagati 20000 ducati a nome del popolo romano, 20000 per la liberazione dei cardinali Orsini e Cesi che stavano presso 1 Colonna come ostaggi. In una • relazione da Orvieto del 20 febbraio 1528 G. 51. della Porta notifica questa It erazione sollecitata con zelo da Clemente VII (in * Min. brev. 1528 IV, voi. 21, 118 e 1!, 7 * brevi al Cardinal Colonna del 13 e 20 febbraio. Archivio segreto pontificio). Il Cardinal Colonna recossi ora a Napoli. * Relazione del suddetto in data 27 febbraio 1528 all’A rchivio di Stato in Firenze. Cesi e Orsiui andarono subito a Orvieto: vedi Sanuto XLVII 28.