Atteggiamento neutrale di Clemente. 30!) vano reso molto cauto Clemente :1 per quanto lo si sollecitasse egli non diede risposta determinata e si tenne fermo sul punto, che fuori della lega avrebbe potuto essere più utile che in essa.2 Le sue simpatie interne erano certo anche allora per la lega,3 poiché egli temeva la potenza dell’imperatore, che, in possesso di Napoli e Milano, era il «padrone di tutto»,4 e desiderava la cacciata di coloro, che gli avevano inflitto un’onta così inaudita,5 ma una fredda considerazione della situazione reale dovette sconsigliare da ogni tentativo del genere: il meglio parve al papa un contegno di aspettativa, che lasciava ai due partiti una certa quale speranza, e rispondeva anche alla sua indole indecisa.0 Forse più che il sentimento della propria impotenza di fronte agli Spagnoli vincitori influì su Clemente il contegno della lega 'tessa. Egli non poteva collocare fiducia in questa lega, di cui i membri, unicamente curanti del loro proprio vantaggio, nel funesto 1527 l’avevano lasciato andare in rovina. E questo giuoco non poteva ripetersi ad ogni momento? Oltracciò—e questo operò in modo decisivo — la lega aveva assunto un carattere, che rendeva assolutamente impossibile al papa di entrarvi : Firenze, che aveva cacciato la sua famiglia, era aiutata dalla Francia, Venezia e il duca di Ferrara avevano rispettivamente occupato Ravenna e Cervia. Modena e Reggio : nessuno dei due voleva restituire la preda e Clemente avrebbe dovuto stringere lega con essi contro l’imperatore !7 In considerazione di questo stato delle cose gli sforzi del papa e dei suoi diplomatici mirarono a che, mantenendo la neutralità, si attuasse la restaurazione dello Stato pontificio. 1 Sohulz, Sacco 161 s. 2 lOfr. Santjto XLVI, 410. 490. 543, 554 s„ 557 s„ 592; Reumont III 2, 229. ' ■ anche la * relazione di X. Raince del 28 gennaio 1528 citata da Rankk, hcutsrho Gesch. III. 24. Ma. Betìi. 8534, ora colla segnatura frane, 3009 alla -Nazionale di Parigi. 3 Vedi 'Sanuto XLVI, 507, 508; cfr. anche Fossati-Faij.ktti 40. * Omnium rerum dominus : vedi la relazione di Gregorio Casale presso Fiddes, Life of Wolscy 467. 5 II Cardinal Salviati espose alla reggente Luisa : * « che io ero certo che B., se bene haveva come catholico perdonato ogni iniuria, non potè'a desiderare alcuna cosa che veder fuori d'Italia et delle sue terre quelli che have-v"no fatte tante impietà et tante scelerateze et offese a Dio et alla chiesa, se •'«in per altro per non liaver piti da temere» ecc. ’Lettera a Iacopo Sai'iati del 1” gennaio 1528. Nunziatura di Francia I, f. 142. Archivio segreto Pontificio. 6 Sanuto XLVI, 490. V. la relazione rasale citata a n. 4. V. inoltre Guic-ciABDm XVIII, 5 e Fontana I, 108. 7 Cfr. iSanuto XLVI, 543, 557 s., 592. Venezia aveva espressamente promosso di restituire Ravenna e Cervia tosto che il papa fosse libero: vedi la * relazione Salviati del 1° gennaio 1528 citata a p. 310, n. 1.