121 bizantina era messa al bando dal ducato lagunare prima che il governo ravennate fosse distrutto. E ancora una circostanza merita rilievo. Il nuovo duca, dopo la sua elezione, fece erigere il castello di Brondolo, oltre la riva del fiume, sulla sua destra (1). A che scopo ? e contro chi 1 Decoris et honestatis gratia, commenta il cronista : ma è giustificazione troppo generica. Esso poteva servire a protezione del ducato contro i Longobardi installati nel Piovado di Sacco ; poteva inoltre fungere da controllo della linea marittima interna da Ravenna all’imbocco della laguna. Anche questo potrebbe esser indice dello spirito antibizantino (o meglio autonomistico), che solleticava la vita locale. L'infedeltà di Galla (e non sappiamo in che consistesse) costò, dopo tredici anni di governo, la vita a Deusdedit (2), e non giovò all’usurpatore. Gli stessi Yenetici, superato lo sbalordimento della sorpresa, non tardarono, nel termine di un anno, a vendicare il gesto insano con analoga pena, e chiamarono a succedergli un metamaucense, Domenico Monegario (3). Ma anche questi, dopo aver sopportato le umiliazioni più dure, volle resistere alla superstiziosa stoltezza del volgo, che pretendeva o s’illudeva di limitare e controllare l’attività ducale, ponendogli al fianco due tribuni rinnovabili annualmente, e in un supremo cozzo, dopo otto anni di governo, trovò la morte (4). In una assemblea plenaria di tutti i Venetici, riimita nell’isola di Malamocco, consacrata sede del ducato, era elevato alla suprema dignità Maurizio, (1) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 97 sg. : ipse quoque post hec, cum, decoris et honestatis gratia castrum, quod Bmndulus dicitur, non eo loco in quo nunc situm videtur, sed ultra presentem ripam ftuminis condere voluit. (2) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 98 : a quodam infideli, Galla nomine, eius avulsi sunt oculi, ipsiusque ducatum auferens, possessorque eius unius anni spatio fuerat. (3) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 98 : super quem deinde Venetici irruentes unaque conspirantes volúntate, oculos similiter illius eruerunt ; loco cuius Dominicum, cognomento Monegarium, metamaueensem, ducem sibi fecerunt. (4) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 98 : et ut mos vulgi est, qui nunquam in preposita volúntate persistens, sed quadam superstitiosa stultitia alias atque alias adinventiones exeogitans, primo illius ducati anno tribunos duos, qui sub ducali decretu consisterent, sibi proposuerunt...... deinde prefati Venetici, facta conspiratione, eiusdem Dominici ducis oculos evelìerunt.