472 Libro III. Clemente VII. 1523 1 534. Capitolo 11. conferiti ai legati in Inghilterra e del rinvio del processo a Roma. In vista di questo pericolo il Wolsey trovò opportuno desistere dal proseguire le sue inammissibili pretese, aprire invece il processo e condurlo il più presto possibile alla fine.1 Il 31 maggio si costituì il tribunale dei due legati2 ed il re e la regina vennero citati per il 18 giugno.3 Caterina si presentò a questa prima udienza solo per protestare contro il tribunale.4 Nella seduta seguente tenuta il 21 giugno, alla quale intervennero il re e la regina, quest’ultima rinnovò la sua protesta, si gettò ai piedi del re invocando ancora una volta la sua misericordia, dichiarò di appellare al papa e s’allontanò5 per non comparire più dinanzi al tribunale dei legati. In conseguenza essa venne dichiarata in con-tumaciam e con grande fretta e partigianeria si continuò il processo senza di lei. In una relazione cifrata a Iacopo Salviati il Campegio usciva nel seguente lamento : « in casa d’altri l’uomo non può tutto quel che vuole. La causa è senza difensore. Ad un re, che per giunta è in casa sua, non mancano procuratori, avvocati, testimoni, nè gente che aspiri alle sue grazie e favori. I vescovi di Rochester e di S. Asaph stanno per il matrimonio, hanno composto libri, e così pure alcune persone dotte, ma con paura e per loro conto: nessuno parla più in nome della regina ».fi L’unico che con imperterrito coraggio uscì in campo per l’infelice principessa fu il santo vescovo di Rochester, John Fisher. Nella quinta seduta del 28 giugno il Fisher svolse questi punti : il matrimonio di Enrico con Caterina è insolubile, nessuna forza può scioglierlo: per questa verità sono pronto a dare la vita sull’esempio di S. Giovanni Battista.7 Questa aperta dichiarazione ci riesce doppiamente simpatica di fronte all’azione diplomatica e temporeggiatrice di quasi tutti gli altri. Ma, nonostante il suo energico contegno, Fisher non potè far cambiare il corso delle cose. Malgrado le eccezioni del Campegio il negozio doveva concludersi con precipitazione e già per il 23 di luglio attendevasi la sentenza.8 Il Cam- 1 Cfr. Ehses in- Hi ut. Jahrb. 188, 41; Hefele-Hergenbötheb IX, 613 s.; Brosch VI, 231 s. 2 Sui suoi lavori vedi le relazioni Campegio presso Ehses, Dokumente 98 ss. Altri documenti presso Pocock I, 206 ss. Cfr. Hrewkr-Gairdner II, 338 ss. ; Borée 49 ss. ; Ehses in Hist. Jahrb. 1888, 41 ss. ; Hefele-Hergenröther IX, 614s.; Busch in Hist. Taschenb. 1890, 65 88.; Gairdner in The Cambridge Modern Hist or y. II, 431 s. Vedi anche Stevenson, Henry Vili and Card. Cam-ptgio in Month 1882, ottobre. 3 Campegio a iSalviati il 4 giugno 1529 presso Ehses, Dokumente 99. * Oampegio a Salviati il 18 giugno 1529 loc. cit. 103 s. s Cfr. le due relazioni del Campegio a iSalviati del 21 giugno 1529 loc. cit. 106, 108 s. « Ehses loc. cit. 119-120. 7 Vedi la relazione di Floriano, segretario del Campegio, in data 29 giugno 1529 presso Ehses loc: cit. 116 s. Cfr. Bridgett (vers. ted. di Hartmann) 178 s. 8 Oampegio a iSalviati il 13 luglio 1529 presso Ehses loc. cit. 119.