Risultato poco soddisfacente della dieta di Norimberga. 91 disposizione nella città e la minacciosa situazione nell’impero esercitarono fin dal principio una forte pressione sulle trattative, il risultato delle quali1 non soddisfece nessuno dei due partiti. Non n’avevano certo riportato piena vittoria i seguaci della nuova fede, ma neanche i cattolici e il papa avevano raggiunto ciò, che più importava, la esecuzione cioè dell’editto di Worms2 respinta siccome impossibile per il momento richiedendosi insieme dalla Curia in forma offensiva e provocante che si togliessero i gravami della nazione tedesca3 e si convocasse un libero concilio cristiano su suolo tedesco, fino allora dovendosi nient’altro « predicare fuorché il santo Vangelo secondo l’interpretazione degli scritti approvati e accolti dalla Chiesa cristiana, e nulla di nuovo stampare o mettere in vendita se prima non sia visto e ammesso da dotte persone all’uopo determinate».4 Il risultato non soddisfacente della Dieta sarebbe inspiegabile colla decisa preponderanza che in essa ebbero gli ecclesiastici qualora tutti costoro avessero fatto il loro dovere, ma a troppi prelati mancò il coraggio e la buona volontà. Data la pericolosa condizione interiore dell’impero, nel quale era a temersi lo scoppio di una 'rivoluzione, essi temettero, come scrisse Planitz, per la loro pelle. Certo senza il deciso procedere del nunzio pontificio la questione ecclesiastica in genere non sarebbe neanche venuta in discussione.5 Alla mancanza di coraggio dei prelati s’aggiunse la loro mondanità, per cui non curandosi del bisogno del momento, pensavano più a passatempi mondani, a banchetti e danze che alle discussioni dietali.6 Il severo nunzio era loro incomodo, ancor più il modo di agire del papa, che, conoscendo troppo bene l’indolenza dei principi ecclesiastici di Germania, coraggiosamente confessava le colpe di tutti.7 La speranza d’Adriano che i prelati tedeschi tornerebbero in sè e si batterebbero quindi pentiti il petto come rei, si addimostrò vana, chè ben lungi dall’approvare in qualche modo la dichiarazione pontificia, i prelati mondani si sentirono per essa offesi e indignati. Lo zelo, già lieve in sè, di collaborare alla rea- 1 Redlich 114 s. Reichstagsakten III, 387. Janssen-Pastor II», 293 s. = Ofr. Battmgarten II, 234 s., 247 s.; Hofler 284 b.; Heeei.f.-Hergknro-theb IX, 308; Hist. Zeitschr. LX, 110-111. 3 Per sfuggirne la esibizione il Chieregati parti da Norimberga il 10 febbraio 1523; v. le relazioni di Plamitz 383; efr. Reichutagmktm III,