364 Libro III. Clemente VII. 1523-1534. Capitolo 7. Al cadere della notte s’accesero dappertutto dei falò: il duca cii Milano, sebbene giacesse infermo in letto, fece continuare per tre giorni questa manifestazione. Il 1° di marzo uscì una bolla pontificia dichiarante la perfetta validità dell’incoronazione come se avesse avuto luogo a Roma e rinnovante la dispensa per cui Carlo poteva unire alla dignità imperiale il possesso di Napoli.1 Poiché Firenze continuava ferma nella sua resistenza, Clemente si vide obbligato a fare aitre due importanti concessioni all’imperatore : in primo luogo la nomina di tre cardinali, graditi a Carlo, la pubblicazione dei quali seguì il 19 di marzo. Erano il vescovo di Trento Bernardo Cles, a favore di cui da lungo tempo aveva lavorato ii da Burgo,2 il confessore di Carlo, Garcia de Loaysa e il savoiardo De Chalant.s Per Clemente era incomparabilmente più grave la concessione del permesso, che Alfonso di Ferrara potesse venire a Bologna, ma qui pure cedette ;4 il duca però dovette entrare senza solennità. '■ Clemente richiese ancora una volta la riprodotta anche la Lettera inedita giil uscita in Bologna nel 1841 del Bologne*! Lgo Boncompagni [il futuro papa Gregorio XIII] nella quale si descrive la incoronazione di Carlo V. Rimasero sconosciuti al Giordani la relazione tedesta (li cui si servi Buoholtz III, 441 s. e due fonti rese accessibili soltanto ili recente: 1° la Cronaca (207-223) eddta da Romano; 2° le relazioni contemporanee, in parte piuttosto interessanti, presso Sawuto MI,, 624 ss.. 628 ss.. 638 ss.. 640 ss. La singolare affermazione del Guicciardini (XX, 1). che l'incoronazione sia avvenuta con piccola pompa e spesa fu giil confutata da Gian-none XXXI, 6: cfr. anche Giordani, App. 73". Questa diligente raccolta tratt:i per il minuto anche delle rappresentazioni figurate del grande avvenimento (App. 117 e Doc. 69 ss., 165 ss., 157 ss.). La ]iiù bella di queste rappresentazioni conservata molto bene e più volte incisa, è il quadro della cavalcata dipinto a Verona nel palazzo Ridolfi dal veronese Domenico Ricci, detto Brusa-sorci: cfr. G. B. da Persico, Descriz. di Verona I, Vernila 1820, 181 s. Quella di Hogenberg (cfr. Blanc, Bibliographw I, 507. 604. 612) è stata edita di frese»', ma in soli 250 esemplari: The processimi of thè Pope Clcment VII and thè Em-peror Charles F after thè Coronation at thè 2.’, l'ebr. 1530. Dcsigncd and engrared by A ie. Hogenberg, and noie reprodueed in facsimile irith un historical Introdu etion by W. ,St. M^xweix, Edinburgh 1875. 1 Raynald 1530. n. 46 ss. Ibid. anche la seconda bolla del 1° marzo a pi" posito della conferma avvenuta col consenso dei cardinali della elezione imperiale e della intervenuta coronazione. 2 Vedi le * relazioni di A. da Burgo del 15 ottobre 1529, del 4 gennaio e 12 febbraio 1530 nell'A rchivio domestico, di Corte e di S.t a t c in Vienna. 3 Secondo gli * Aeta consist. del vicecancelliere fu nominato ai 0 di marzo, ma non pubblicato, anche la spagnolo Stunica. Onde non ferire troppo Francesco I, il 19 marzo (’lemente VII nominò un cardinale francese. F. de Toninoli : vedi Ciaconius III. 506 ss.. 518 : Xovaes IV, 115 s. Cfr. la ** relazioni' di A. da Burgo del 9 marzo 1530 (Archivio domestico, di Corte ■' di Stato in Vienna) e il * Diarium di Blasi rs de Martinellis loc. cit. 4 La decisione cadde il 27 febbraio: cfr. la ** relazione di A. da Bui?" del 27 febbraio 1530 loc. cit. 5 * « Et licet instantiam fecerit, ut sibi lionor fieret in introiti!, papa denega vit ; ille autem noetis tempore ingressns magna quidem nobilium suorum