Burgio mandato in Ungheria, ove regnano tristi condizioni. 411 d’Ungheria nella persona di Giovanni Antonio Puglioni, barone di Burgio, abile diplomatico, che conosceva il paese da una dimora fattavi in antecedenza ed era esattamente orientato sulle condizioni sommamente difficili di là.1 Clemente VII, come altri papi per l’addietro, si mise in relazione coi nemici interni dei Turchi, con Achmed d’Egitto.2 Burgio doveva recapitare al re d’Ungheria il soccorso in denaro raccolto a fatica da Clemente VII e la licenza di vendere beni di Chiesa per la guerra contro gl’infedeli. Al principio d’aprile del 1524 egli arrivò a Buda, dove gli riuscì subito di distogliere il re dal progetto di concludere pace coi Turchi. Le condizioni erano quanto mai sfavorevoli per l’altra missione del nunzio, la organizzazione della difesa nazionale del regno ungherese. Selvagge lotte di partito laceravano quel paese, di cui il giovane re, avido di piaceri e leggiero, era la persona più inadatta per reagire al processo di dissoluzione del regno. Doveva verificarsi in maniera terribile la frase applicata dai contemporanei all’ultimo dei Jagelloni : guai a quella terra, di cui un fanciullo è il re!3 Fra i magnati poi non v’era uno, che avesse potuto sostituire il re. Mania di fazioni, deficenza di patriottismo unite a corruzione largamente diffusa avevano guadagnato terreno dappertutto.4 Mettendo il piede su terreno ungarico a Zengg (Segnia), il Burgio apprendeva già che al luogo di sua destinazione era giunta solamente la minima parte di quella provvista di grano, che Adriano VI aveva mandata per approvvigionare i castelli di confine della Croazia e ciò perchè quel capitano e i suoi colleghi d’ufficio n’avevano venduto il più convertendolo in profitto proprio.5 Al rappresentante del papa toccò di fare non migliori esperienze in Buda : nella dimora fattavi per quattro mesi egli si persuase che la salvezza del regno non poteva attendersi nè dal re, nè dai grandi che erano alla testa del governo e perciò a! principio di luglio si recò a Cracovia onde indurre Sigismondo 1 Ofr. Fraknói, Le baron Burgio, nonce de Clément VII en Hongrie, Pio-■noe 1884, 0ss. Le relazioni sommamente interessanti del Burgio e del < ampio, stampate incomplete e scorrette in Theinek. ilon. Hung. II, furono edite mpletamente da Fbaknói in Moti, l'atic. ìiist. Hung. illustr. ¡telatimeli orat. " »tif. I, Budapest 1884. - Kaynald 1524, n. 70 s. Grandi profferte contro i Turchi fece nel marzo 1521 inviato ebreo d’Arabia; vedi con .Santjto XXXVI, 70s. e Vooelstkik 11, 4-s. la minuziosa relazione presso Tizio. * Hist. Sene*. in Cod. (!. Il 39. f. 243 'l"lla Ohigiana in Roma. Il salvacondotto per questo oratore In Balak, u